Regione, Bevacqua: ‘Ottimo ‘Cantiere’, ora operare sui territori’

Il consigliere regionale del Pd. 'Quanto resta da fare ruota intorno a due parole chiave rilanciate da Minniti: lavoro e legalità' 

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    “Una Calabria diversa, che mette al centro le sue potenzialità autentiche, rendendole realmente accessibili: chi ha partecipato con attenzione alla tre giorni del cantiere Calabria, si sarà reso conto sicuramente dell’ampia mole di lavoro e legislazione programmatoria messa in campo in questi due anni e mezzo dal governo regionale e dalla sua maggioranza, a testimonianza di un approccio culturale e politico profondamente diverso rispetto ai governi precedenti, sia di centro destra sia di centro sinistra”. Così il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua.

    “Il lavoro compiuto – prosegue – è plasticamente testimoniato dall’approvazione di una serie di normative-quadro che la nostra regione attendeva in alcuni casi da decenni. Così come appare indubitabile la meritoria opera di moralizzazione conseguente alla messa in liquidazione di enti e strutture messi in campo, a suo tempo, solo per alimentare un consenso drogato. Allo stesso modo, risultano difficilmente contestabili i dati incoraggianti, ricavabili dagli indicatori economici e certificati dallo Svimez, che mostrano una chiara inversione di tendenza. Ora il nostro compito è quello di tradurre la programmazione in opere visibili e fruibili. A cominciare dall’adeguamento e potenziamento delle infrastrutture: son lì a dimostrarlo il Piano Trasporti, l’ammodernamento avviato della ferrovia ionica, l’esecutività dei lavori per la 106, lo studio di fattibilità sull’alta velocità tirrenica, il potenziamento degli scali aeroportuali mediante la costituzione della società unica di gestione. Se tutto ciò è vero, non possiamo permettere che qualcuno strumentalizzi in malafede l’esposizione di quanto prodotto in una trasparente verifica generale: ne fa fede la partecipazione di autorevoli esponenti del governo nazionale, di imprenditori, di dirigenti di primo livello dei corpi intermedi, della società civile nella sua più ampia e variegata composizione.

    Quanto resta da fare è tanto e, a mio parere, ruota attorno alla declinazione delle due parole chiave proposte dal ministro Minniti: lavoro e legalità. I due termini sono coimplicati nel senso che, specie nella nostra terra, se manca uno dei due, manca anche l’altro. Per questo, bisogna insistere nell’intensificare il rapporto con i territori: il che passa anche attraverso la credibilità e il radicamento degli attori ai quali affidare il rafforzamento di tale rapporto”. “C’è un solo modo – conclude Bevacqua – per tenere fede a questo proposito e sono certo che, per la grinta e la tenacia dimostrate, il presidente Oliverio saprà concentrare gli sforzi sulla necessità di creare lavoro e trattenere nella nostra regione energie fresche e professionalmente valide. Altrettanto sicuro che il presidente si farà promotore di una rinnovata e più forte sinergia con la maggioranza che lo sostiene per raggiungere gli obiettivi del comune programma di governo, così come si adopererà per un’unità vera all’interno del partito, condizione indispensabile per supportare e comunicare con efficacia la progettualità presente e prossima futura”.

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