Teatro, Cleto porta in scena il brigante Musolino

L'iniziativa con il Circuito 'Diteca Nord'  domani sera al castello di Savuto 

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    Domani, 22 settembre, il Circuito “Diteca Nord” diretto da Dante de Rose e Marco Silani fa tappa a Cleto. Nel Castello di Savuto sarà di scena Nino Racco con ‘Ntricata storia di Peppe Musolino- ‘Ntricata storia di Peppe Musolino”  “canta e racconta” la controversa vicenda del brigante calabrese svoltasi in Aspromonte tra il 1897 e il 1902. Nello spazio di soli cinque anni i delitti e le gesta di Musolino metteranno in crisi tutto un sistema socio-politico e giudiziario e Musolino diventerà così mito e leggenda di un popolo calabrese violentato dalla storia (prima borbonica, poi piemontese) e schiacciato suo malgrado dal grande incrocio tra potere istituzionale e potere mafioso. Eppure per Musolino tutto era iniziato in maniera banale (ma già tragica) : incolpato e condannato a 21 anni di carcere per un “tentato omicidio” che lui fino alla morte dirà di non aver mai commesso. A partire da questa prima ingiustizia egli finirà travolto nell’ingranaggio di una vicenda molto più grande di lui. Lucido affresco del conflitto Individuo/Storia, Individuo/Società. Nella versione di Nino Racco ( “Musolino” fu uno dei cavalli di battaglia del repertorio cantastoriale ) troveremo, nella prima parte dello spettacolo, il tentativo di far luce attorno ai motivi per i quali Musolino incappò nella sua ‘ntricata vicenda, poi si passerà alla ricostruzione scenica di alcuni dei delitti compiuti dal brigante per vendicare l’onta e la condanna gettata sulla sua persona, quindi si approderà alla parte finale dove il cantastorie, con l’uso della maschera, cercherà di dar corpo e voce al Musolino in carcere: dopo i sette “teatrali delitti” commessi in Aspromonte il brigante sarà arrestato e condannato a perpetuo ergastolo, vivrà 55 anni tra carcere e manicomio criminale e morirà nel suo letto “psichiatrico” il 26 Gennaio 1956… “mentre i carri armati dell’Unione Sovietica si preparavano a invadere l’Ungheria…”. Nino Racco si forma come attore di teatro a Roma negli anni ottanta. Realizza il suo primo spettacolo nel 1983: Canto Brecht (Folk Studio, Roma). I successivi anni romani lo vedono muoversi in aree teatrali diverse: da una parte il teatro sperimentale e di ricerca, dall’altra un’esperienza varia di palcoscenico che va dalla commedia brillante al musical al teatro classico.

    Alla fine degli ottanta fa rifluire la già ricca esperienza professionale e di palcoscenico in una ricerca sempre più personale che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale: è la riscoperta dell’antica figura del cantastorie. Nasce così lo spettacolo Storia di Salvatore Giuliano (1989) che conoscerà migliaia di repliche in Italia e all’estero. Seguiranno altri spettacoli neocantastoriali: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001), Il mondo dei cantastorie (2003), Meridion – Cap. 1 Marcinelle (2008). Nel 2001 i primi riconoscimenti “per il recupero e il rinnovamento dell’arte cantastoriale”: Paladino d’Oro (Siracusa 2001), Premio Pippo Fava per il Teatro (Palazzolo Acreide 2001). Nel 2005 tournée negli Stati Uniti (Emory University Atlanta, Greensboro Theatre Convention, Memphis, Little Rock, Columbus/Georgia) organizzata dall’ Accademia dell’Arte di Arezzo, con una conferenza-spettacolo e una versione “anglo-sicula” de La Baronessa di Carini. Attualmente il suo lavoro – oltre alla produzione spettacolare – si muove tra fedeltà alla tradizione e necessità di sperimentazione e confronto. DITECA. Distribuzione Teatro Nord Calabria è un progetto sostenuto dalla Regione Calabria con fondi PAC CALABRIA 2007/2013 – Iniziative Culturali 2016 – Azione 2 e gestito da Teatro della Ginestra per favorire la circuitazione delle produzioni teatrali realizzate dalle compagnie calabresi. La direzione artisticaè curata da Marco Silani e Dante de Rose. Piccolo Teatro Umano ‘Ntricata storia di Peppe Musolino di e con Nino Racco Testi Tradizione cantastoriale Nino Racco Musiche Tradizione popolare Nino Racco Collaborazioni artistiche Claudio La Camera Maria Ficara Maschere Fabio Butera

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