I lavoratori della Provincia di Vibo in Regione: ‘Ora ci si faccia sentire con Minniti’ foto

Sit in dei dipendenti dell'ente in dissesto che continuano a vivere una situazione drammatica. Ecco i punti da sciogliere e quel che è stato chiesto 

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    DI Laura Cimino

    ‘La Finanziaria? Lo consideriamo l’ultimo treno. Un intervento straordinario nella Finanziaria del prossimo 15 ottobre per la Provincia di Vibo Valentia su cui Minniti sembra avere dato l’ok’.  Si concentrano soprattutto su questo le aspettative dei lavoratori della Provincia di Vibo Valentia che stamattina hanno fatto un sit in alla Cittadella. La delegazione, insieme a diversi rappresentanti della Funzione Pubblica di Cgil, Cis e Uil, ha successivamente avuto un faccia a faccia con il vice capo di gabinetto Carmen Barbalace.

    Il focus sul ‘caso Vibo’

    ‘Seppure dal presidente Oliverio e in generale dalla giunta regionale abbiamo avuto disponibilità spesso in passato a interventi tampone che ci hanno consentito un po’ di ‘ossigeno’ – sottolinea l’Rsu Cgil Carmine Armellino – e di recuperare almeno qualche stipendio, l’incontro di oggi è servito a chiedere diverse cose.

    In primis, un impegno ed un intervento serio e autorevole dalla Giunta regionale così come dal Consiglio, e che facciano valere il proprio peso con il governo centrale in vista della Finanziaria.

    Il prossimo 29 settembre – continua il rappresentante sindacale – c’è poi il Consiglio regionale, e abbiamo chiesto che il caso dei lavoratori della Provincia di Vibo sia all’ordine del giorno in modo che l’intero Consiglio si esprima chiedendo ufficialmente al governo di andare verso una soluzione per riportare la Provincia al pari delle altre in Italia’.

    Altre tre o quattro infine i punti affrontati nell’incontro in Cittadella col vice capo gabinetto. ‘Che siano aperti i tavoli tecnici per le autonomie locali, e soprattutto che si proceda con la legge di riordino delle Province che come è noto è rimasta solo una bozza in Calabria.

    Ancora – concludono i lavoratori – che si torni a ragionare sui fondi che nascono dalla intermediazione e compensazione tra Provincia e Regione e infine sul passaggio del Mutuo sul Credito sportivo alla Regione, passaggio che sarebbe già dovuto essere portato a termine’. 

     

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