Il Cammino di Gioacchino da Fiore arriva in Polonia

Iniziativa della Cineteca di Calabria 

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    Un gruppo di operatori culturali provenienti dalle province calabresi formato da Eugenio Attanasio, Mariarosaria Donato e Giovanni Scarfò, unitamente ad Aldo Costa che ha curato il programma della manifestazione d’intesa con l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, per rappresentare la cultura calabrese che si afferma all’estero. È stato presentato presso il prestigioso ente culturale, diretto da Ugo Rufino, il documentario di Eugenio Attanasio “In Cammino con Gioacchino”, prodotto dalla Cineteca della Calabria, che da anni compie un prezioso lavoro di recupero della memoria storica attraverso il cinema.

    La storia Con sede a Catanzaro, Costituita nel 1998, gode del riconoscimento del Ministero per i beni e le attività culturali nella promozione cinematografica, negli anni è stata ospite degli Istituti italiani di cultura di Mosca, Buenos Aires, Berlino, New York, San Pietroburgo, arrivando ora nell’accogliente cittadina polacca, capitale culturale e religiosa, sede delle piu’ prestigiose università. Il documentario, che racconta il cammino del pensiero gioachimita parallelamente al cammino che compie un gruppo di escursionisti catanzaresi dall’Abbazia di Corazzo a San Giovanni in Fiore e si vale della partecipazioni di filosofi come Massimo Iiritano e storici come Pasquale Lopetrone e Giuseppe Oliverio, ha riscosso un grande interesse del pubblico presente. Ricordiamo come Gioacchino da Fiore sia una delle figure più studiate e citate al mondo, da Dante ad Obama, e la particolare direzione degli studi teologici e filosofici degli istituti mitteleuropei.

    Distribuzione internazionale Il lavoro, nella sua edizione definitiva con sottotitoli, infatti, si presta ad una distribuzione internazionale, permettendo di divulgare una Calabria ricca di vestigia storiche e bellezze paesaggistiche ancora sconosciute, che divenne il cuore dell’ Universo conosciuto ai tempi dell’Abate celichese, quando incontrava Papi e Imperatori ottenendo possedimenti e autorizzazioni per interpretare le sacre scritture. Il “Liber Figurarum” di Gioacchino da Fiore costituisce un primo esempio di linguaggio visivo e figurato che può inquadrarsi tra gli antesignani del cinema per la sua grande forza suggestiva e immaginifica – ha concluso Eugenio Attanasio – presente unitamente a Mariarosaria Donato, Aldo Costa e Giovanni Scarfò. L’iniziativa, che è proseguita con giornate di proiezioni di materiali documentari dei grandi registi italiani che si sono interessati della storia sociale del Sud come Vittorio de Seta e Luigi di Gianni, si è tenuta nell’ambito del festival “Viva l’Italia” che ha visto la presenza di rappresentanze culturali nazionali e internazionali nella città polacca come l’attore Jerzy Stuhr, noto anche in Italia per le sue partecipazioni nei film di Kristof Kieslowsky. I rapporti tra Cineteca della Calabria e Istituto di Cultura a Cracovia si intensificheranno con ulteriori collaborazioni nel settore del cinema, prodotto e conservato dalla Cineteca che svolge gran parte della sua attività di promozione fuori dei confini calabresi.

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