Regione, perdite milionarie negli enti di sottogoverno

Al 31 dicembre 2016 il bilancio “consolidato” registra un complessivo risultato negativo. Ma adesso la Giunta punta a una fortissima “cura dimagrante”

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     Costano troppo e producono poco, o magari producono poco rispetto a quanto costano. Sono gli enti, le aziende, le agenzie e le società che compongono la sterminata “galassia” della Regione sotto forma di organismi strumentali o di partecipazioni. Da qualche mese sono in via di ridimensionamento e di drastica rivisitazione da parte della Giunta presieduta dal governatore Mario Oliverio, ma è una strada comunque tortuosa perché queste strutture si portano dietro un’eredità pesante. Risultato negativo – Eredità pesante nell’ordine di quasi mezzo miliardo di risultato economico di gestione. Alla data del 31 dicembre 2016 infatti ammonta a oltre 535 milioni la perdita complessiva di esercizio di enti, aziende, agenzie e società che fanno parte del cosiddetto “Gruppo Regione Calabria”.

    Il dato emerge dal bilancio cosiddetto “consolidato” 2016 della Regione approvato dalla Giunta a fine settembre e in attesa di esame presso la seconda commissione del consiglio regionale. Il bilancio “consolidato” è in pratica lo strumento contabile che rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’ente attraverso tutte le proprie articolazioni organizzative, compresi enti para e sub-regionali, agenzie, aziende, fondazioni, società partecipate e controllate. Un lunghissimo elenco di organismi fortemente sfoltito con il “consolidamento”: del “gruppo Regione” oggi fanno parte solo nove soggetti, a parte Consiglio e Giunta. Secondo la delibera sul bilancio “consolidato”, alla perdita complessiva di oltre 535 milioni alla fine del 2016 contribuiscono l’Arsac (azienda per lo sviluppo dell’agricoltura) per 37,6 milioni, l’Areca (agenzia per le erogazioni in agricoltura) per 2,8 milioni, “Calabria Lavoro” per oltre 600mila euro, l’Arpacal (agenzia regionale per l’ambiente) per circa 13 milioni, “Calabria Verde” per oltre 160 milioni, l’Aterp (azienda territoriale per l’edilizia) per 6,6 milioni, Fincalabra per 8mila euro e Ferrovie della Calabria per oltre 30 milioni.

    E per gran parte di loro si tratta di cifre migliorative rispetto agli anni scorsi: e questo è tutto dire… Il “giro di vite” – Nelle intenzioni del governatore Oliverio, del vicepresidente della Giunta con delega al Bilancio e alle Partecipate Antonio Viscomi e dell’esecutivo calabresele cose dovrebbero migliorare a partire dal prossimo esercizio. Rispetto a qualche anno il settore del cosiddetto “sottogoverno” della Regione oggi sta conoscendo una nuova stagione, caratterizzata da una “stretta” fatta anzitutto di controlli più rigorosi sul piano contabile e gestionale. E un paio di settimane fa lo stesso Oliverio in conferenza stampa ha annunciato una poderosa “cura dimagrante” evidenziando come la Regione abbia di fatto “azzerato” ben 19 “carrozzoni” mantenendo un piede solo in 5 soggetti, ritenuti «essenziali». Per tutti gli altri l’imperativo stabilito dalla “Cittadella” è quello di evitare le “mani bucate” affinché quel risultato negativo di oltre 535 milioni diventi una volta per tutte un ricordo del passato. (Ant. Cant.)

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