Il senatore Morra bacchetta l’amministrazione comunale di Catanzaro

Al 4. congresso dei Consulenti del Lavoro il parlamentare pentastellato ha stigmatizzato il mancato compenso al professionista che se lo aggiudicava nel bando per il Psc 

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    di Danilo Colacino

    Il ruolo, delicato, dei consulenti del lavoro e delle parti sociali. Un tema affrontato stamani nel corso del 4. congresso regionale della categoria arricchito dagli interventi di una serie di politici, professionisti, dirigenti apicali di enti importanti, rappresentanti delle Istituzioni e autorità militari e religiose. Personalità che si sono interrogate su una serie di temi di scottante attualità e molto sentiti, non solo fra gli esperti della materia. A riguardo davvero pesante l’affondo del senatore del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra che ha tuonato contro l’amministrazione comunale di Catanzaro, affermando: “Nel Comune del capoluogo calabrese è stato emesso un bando sul Psc che ha fruttato a chi se lo è aggiudicato una retribuzione di ben un euro. Una vicenda che si commenta da sola, anche perché la cosa grave è l’accettazione del mancato compenso per l’opera svolta. Ma che dire poi del flop del porto di Gioia Tauro, etichettato come l’ingresso d’Europa, per cui nessuno riesce a trovare una soluzione”. Tanti dunque gli argomenti sensibili trattati tra cui, come ovvio, le forme di sfruttamento – che talvolta sconfinano addirittura nel caporalato o, nei casi più gravi, nella riduzione in schiavitù – per cui il tasso di rischio è molto alto, soprattutto in un periodo di crisi come questo. Un frangente in cui a essere sottopagati, e perfino vessati, non sono certo soltanto gli extracomunitari o gli immigrati. Anzi, in particolare al Sud, la questione è assai avvertita, essendo questa parte del Paese alle prese con il serio pericolo di una ‘desertificazione antropica e produttiva’. Ecco allora che la vigilanza deve essere massima, da parte di tutti, anche degli appartenenti a un Ordine come quello promotore del convegno. Un seminario incentrato su ‘Economia e costo del lavoro nel Mezzogiorno’ in cui, oltre al sen. Morra, sono intervenuti a vario titolo – nell’Aula Rossa di Palazzo Nobili e nella vicina biblioteca comunale – il presidente nazionale dei Consulenti Marina Calderone, che aperto la discussione, il presidente provinciale Giuseppe Buscema, il vicesindaco di Catanzaro Ivan Cardamone, il vicegovernatore Antonio Viscomi, il presidente della Provincia Enzo Bruno, il vicepresidente Enpacl Pasquale Mazzuca, il presidente Ancl Dario Montanaro, il presidente Angcdl Pietro Latell, i segretari regionali Uil Santo Biondo e Cgil Angelo Sposato, il presidente della commissione regionale Antindrangheta Arturo Bova, il segretario nazionale dell’Ordine dei Consulenti Sergio Giorgini, il deputato Paolo Parentela, il capo dell’Ispettorato del Lavoro di Catanzaro, Cosenza e Reggio, Giuseppe Patania, il dg del dipartimento regionale Sviluppo economico Fortunato Varone (insieme a lui il dirigente Roberto Cosentino), il presidente della Fondazione Studi dei Consulenti Rosario De Luca (presenti accanto a lui pure il vicepresidente Francesco Duraccio, il direttore Enrico Limardo e il delegato Vincenzo Greco), l’esponente dell’Istat di Basilicata e Calabria Pasquale Binetti, il dirigente Anpal Angelo Irano e il prefetto del capoluogo Luisa Latella. Quest’ultima, in particolare, ha sostenuto: “Viviamo in una terra fra le più povere d’Italia e che fa purtroppo registrare un alto tasso di disoccupazione. Una realtà in cui si arriva a fare del lavoro uno strumento di ricatto. Ma negli ultimi anni, per fortuna, il sommerso sta venendo alla luce. Auspicherei, però, che non ci fosse solo una forte opera di repressione bensì pure il rispetto delle regole per cui  in tale specifico ambito, la vostra categoria professionale come del resto quella dei commercialisti e degli avvocati ha il dovere di esercitare un ruolo determinante. Mi riferisco a un controllo ferreo su aziende e società in mano alla mafia”. Significative anche le notizie fornite dal dott. Buscema a margine del congresso: “Abbiamo focalizzato la nostra attenzione su legalità e lavoro inteso pure nelle sue forme distorsive del mercato con un focus su appalti, false cooperative e somministrazione. Ma si è ragionato in modo approfondito anche di equo compenso per tutti i lavoratori, compresi gli autonomi. Sul punto, per come peraltro annunciato dalla presidente Calderone che è pure a capo del Cup (comitato unitario delle Professioni), si terrà presto una manifestazione a Roma, a cui parteciperà pure la Cgil”.

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