Pd, arriva Renzi: ecco lo ‘stato dell’arte’ del partito in Calabria

Il segretario nazionale toccherà tutte le province calabresi nel suo tour ferroviario “Destinazione Italia”: mobilitato lo “stato maggiore” calabrese

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     Toccherà tutte le province calabresi il tour ferroviario del segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, che da domani approderà nell’ordine a Reggio Calabria, e poi Rosarno, Capo Vaticano, Cirò Marina e infine Catanzaro Lido e Paola, con un salto “beneaugurale” al Santuario di San Francesco. Tutto lo “stato maggiore” del partito regionale è stato “precettato” per accogliere il leader che sta girando il Paese nell’ambito della campagna d’ascolto “Destinazione Italia”. Renzi scende in Calabria in un momento “chiave” del futuro del Pd territoriale, caratterizzato dalla fase congressuale nelle varie federazioni e dalla preparazione alle Politiche del 2017.

    Lo stato dell’arte – La fase congressuale si sta svolgendo in un clima di sostanziale unità, anche se a molti appare fittizia e forzata, per non dire innaturale (e infatti per l’elezione del prossimo segretario regionale se ne parlerà dopo le elezioni). A Catanzaro, Cosenza e Crotone le partite congressuali sono praticamente chiuse in forza dell’accordo tra l’area renziana e le altre aree più importanti del partito, invece problemi – e anche piuttosto seri – si registrano a Reggio. Nell’area dello Stretto il congresso provinciale è stato “sospeso” a data da destinarsi per una serie di motivi mai ufficialmente chiariti ma ufficiosamente riconducibili alle tensioni tra i “colonnelli” democrat: soprattutto, la tensione tra il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, ex “delfino” di Renzi, e Angela Marcianò, componente della segreteria nazionale del Pd che Falcomatà ha “defenestrato” dall’incarico di assessore dopo l’ingresso nello staff di Renzi. La Marcianò ha annunciato che domani a Reggio consegnerà al segretario un dossier – presumibilmente “scottante” – sulla città, e questo ha messo in allarme tutti i big democrat: le diplomazie in queste ore sono al lavoro per disinnescare una mina potenzialmente pericolosissima. Come potenzialmente pericolosa sarà la fase della composizione delle liste per le elezioni politiche del 2018, per le quali scalpitano in tanti al punto che la reale tenuta dell’unità congressuale sarà subito messa a dura prova dalle trattative interne al partito.

    Il “nodo” della sanità – In tema di candidature saranno prevedibilmente in tanti a “pressare” sul partito romano e sul suo leader, così come già nella visita di domani non è escluso che dal Pd calabrese arrivi un’altra sollecitazione a Renzi in tema di sanità, con la nuova richiesta di chiudere il commissariamento e riportare il settore nelle mani della Regione e del governatore Mario Oliverio. Mesi fa, partecipando a un’iniziativa pubblica a Diamante, Renzi spese parole “forti” in questa direzione manifestando l’intenzione di parlarne con il premier Gentiloni, ma la “pratica” sanità non si è ancora sbloccata. Ecco perché sembra difficile che i democrat calabresi si lascino scappare l’occasione della presenza di Renzi evitando di tornare alla carica su un tema così sensibile e sentito (soprattutto sotto il profilo elettorale…).

    Riunione della direzione – L’arrivo di Renzi ovviamente ha fatto capolino nei lavori della direzione regionale del Pd, che si è riunita oggi a Crotone con un solo punto all’ordine del giorno: la preparazione della conferenza programmatica del partito regionale, in programma a novembre. Sul punto ha relazionato il deputato Nicodemo Oliverio, con una relazione – approvata all’unanimità – che si è soffermata soprattutto sui temi delle infrastrutture, dell’innovazione, della sanità, del turismo, dell’agricoltura e su un bilancio della prima metà di legislatura regionale, con una sottolineatura dei buoni risultati ottenuti finora dalla Giunta Oliverio. La “road map” del partito prevede adesso una serie di confronti con le forze sociali, economiche, culturali e accademiche della Calabria e conferenze settoriali nelle varie province prima dell’iniziativa conclusiva, che si terrà a Gioia Tauro. (ant. cant.)

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