Università, il saluto di Quattrone: orgoglioso del lavoro fatto (CON VIDEO)

Cerimonia di commiato per il rettore, che traccia un bilancio di sei anni di guida dell’ateneo. Il ricordo commosso di Venuta e l’”investitura” del successore De Sarro

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    di Antonio Cantisani

    «Abbiamo fatto di questo ateneo un centro d’eccellenza, sono orgoglioso del lavoro svolto». Sei anni non si dimenticano, soprattutto se sono stati sei anni fruttuosi. E’ l’ora del saluto per il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Aldo Quattrone, che lascia la guida dell’ateneo catanzarese tra la soddisfazione per i traguardi raggiunti e l’emozione che spesso diventa commozione. E’ un saluto dolce e sentito, quello di Quattrone, che i giovani studenti universitari, la comunità accademica, culturale, istituzionale non solo di Catanzaro ma dell’intera Calabria ricambiano con un bagno di folla che riempie l’Auditorium del Campus.

    La commozione per Venuta – Non trattiene le lacrime Quattrone fin dall’inizio del suo intervento, che dedica al primo rettore – e “padre fondatore” – dell’Università di Catanzaro Salvatore Venuta: «Un grande amico che ha saputo realizzare un sogno nonostante le perplessità anche di molti di noi, per Salvatore provo un’infinita gratitudine», dice Quattrone che poi consegna una targa ricordo a uno degli allievi più illustri di Venuta, il professore Francesco Tassone. Ci saranno poi tanti altri momenti toccanti, in particolare quando Quattrone cede la parola al suo successore, Giovambattista De Sarro (se ne parlerà in un articolo a parte), che abbraccia con grande calore e definisce «il miglior rettore che questa Università avrebbe potuto desiderare, sono sicuro – aggiunge Quattrone – che con lui l’ateneo catanzarese diventerà ancora più grande e crescerà ancora di più». E l’emozione fa di nuovo capolino quando Quattrone riceve il saluto dei rettori delle altre due Università calabresi, Gino Mirocle Crisci della cosentina Arcavacata e Pasquale Catanoso della reggina “Mediterranea”.  E la solennità del giorno è sancita anche dalla presenza, al tavolo dei relatori, dei big della “Magna Graecia” convenuti per rendere omaggio a Quattrone: il presidente del Senato accademico Francesco Saverio Costanzo, il presidente della scuola di medicina e chirurgia Rosario Maselli, il presidente di Giurisprudenza Luigi Ventura, il presidente di Farmacia Vincenzo Mollace e il direttore del Dipartimento di scienze mediche e chirurgiche Ciro Indolfi.  E ovviamente il neo rettore De Sarro, che si dice pronto a raccogliere «l’eredità bella ma pesante» lasciata da Quattrone.

    Il bilancio di Quattrone – L’attesa è per le parole di Quattrone, che traccia un bilancio dei suoi sei anni da rettore dicendosi sicuro che «sia stato apprezzato lo sforzo fatto per portare l’Università di Catanzaro su livelli sempre più alti. Uno dei motivi che mi rendono particolarmente orgoglioso del lavoro fatto e’ quello di aver investito moltissimo sui giovani e di aver ottenuto bellissimi risultati riuscendo a convincerne moltissimi a studiare qui». Tra i risultati ottenuti l’ateneo catanzarese Quattrone evidenzia in particolare l’aumento delle iscrizioni, pari al 4%, mentre nel Sud tutte le altre università hanno perso iscritti, e poi la recente stabilizzazione dei precari, l’ampliamento del campus di Germaneto, il potenziamento delle scuole di specializzazione gli indicatori positivi registrati dall’ateneo nelle varie graduatorie stilate da valutatori pubblici e privati, i 2000 assegni di ricerca e dottorati per un investimento di 44 milioni, i 70 milioni di euro di fondi europei ottenuti grazie ai progetti vinti. Infine, Quattrone cita anche l’accordo con il Comune di Catanzaro per realizzare un centro di alta formazione nel complesso monumentale del San Giovanni, «un’iniziativa con la quale – spiega il rettore – speriamo di contribuire alla nuova rinascita del centro storico del capoluogo». Per il futuro – chiude Quattrone – «è necessario che ci sia più fiducia nelle istituzioni calabresi e maggiore capacità di convincere i giovani a non emigrare: il progresso dev’essere realizzato qui in Calabria, le università hanno il dovere di diventare sempre più attrattive per i giovani calabresi».

    Il parterre delle istituzioni – Alla cerimonia di saluto di Quattrone partecipano moltissime autorità civili e religiose tra cui l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace e presidente della Conferenza episcopale calabra monsignor Vincenzo Bertolone, il prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi, il presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Ma l’Auditorium del Campus pulsa soprattutto per la presenza di un gran numero di studenti, che salutano Quattrone con le significative parole di un loro rappresentante, Giuseppe Mercurio: «Oggi – dice il giovane – viviamo una grande emozione perché i sei anni del rettorato di Quattrone hanno lasciato una forte impronta, e perché oggi grazie alle opportunità fornite dall’Università di Catanzaro molti ragazzi calabresi possono evitare di andare via». 

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