Il 47,1% de bambini calabresi sotto la soglia di povertà, Marsico: ‘Fenomeno da contrastare’

Spesi solamente 7,60 euro mensili per i beni e i servizi necessari alla cura dei bambini. L’intervento di un’associazione

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     ‘Ad un passo dalla celebrazione della Giornata Internazionale dei diritti dei bambini, riflettere sulle condizioni dei bambini e della bambine è d’obbligo poiché troppo spesso la povertà economica delle famiglie cammina di pari passo con termini come infanzia, diritti, vulnerabilità, disagio.’ Questo è quanto afferma Rosaria Marsico dell’associazione infanzia e adolescenza ‘G. Rodari’.

    ‘In Calabria si assiste ad un incremento della povertà economica, specialmente nelle famiglie monoreddito, a cui corrisponde un aumento della povertà educativa – prosegue la rappresentante dell’associazione – poiché la prima genera uno scarso accesso alle risorse di carattere culturale e ricreativo, condizioni necessarie per una sana crescita emotiva e formativa. Nell’ottavo Atlante dell’Infanzia a rischio, intitolato ‘Lettera a scuola’, promosso e pubblicato da Save the Children, la Calabria viene considerata come la regione con il più alto tasso di povertà minorile in Italia, con il 47,1% di bambini e adolescenti sotto la soglia di povertà relativa’.

    ‘A causa dell’insufficienza economica – aggiunge Rosaria Marsico – molte famiglie sono costrette a ridurre la quantità e la qualità della spesa alimentare a cui ogni famiglia versa in media circa 40 euro al mese. Ad essere sacrificati sono soprattutto i beni e i servizi necessari per la cura dei bambini, per i quali vengono spesi circa 7,60 euro mensili. Ciò causa ripercussioni sulla vita dei minori che risultano depauperati di risorse positive e che appaiono dunque tristi, demotivati, carichi di rabbia e dispiacere e tendenti all’isolamento. Il malessere stimola poi episodi di bullismo, causa a sua volta di gravi conseguenze nei gruppi di bambini. È dunque necessario – concludono dall’associazione – contrastare ogni forma di povertà al fine di ridurre fenomeni di violenza e di disagio che si possono e si devono prevenire’.

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