Sanità, Magno: ‘Tagli sui servizi ma non per i manager, qualcosa non quadra’

'I livelli essenziali di assistenza non sono garantiti; i concorsi non vengono banditi e gli ospedali soffrono si ritiene opportuno concedere premi' 

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    “La gestione della sanità calabrese da parte del commissario ad acta, Massimo Scura, e del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, vive una stagione di continue e perenni contraddizioni”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Mario Magno, vice coordinatore provinciale di Catanzaro di Forza Italia. “Se da una parte – aggiunge – il commissario Scura sottolinea le criticità esistenti e la necessità di una politica sanitaria particolarmente rigorosa nella distribuzione delle risorse per rientrare dal debito, dall’altra assistiamo all’ingiustificato aumento del 20% degli stipendi di cinque manager per il riconoscimento di presunte premialità raggiunte.

    Qualcosa non quadra: i livelli essenziali di assistenza in Calabria non sono garantiti; i concorsi non vengono banditi e gli ospedali soffrono la cronica carenza di personale medico e infermieristico; i servizi sono carenti e l’emigrazione sanitaria aumenta, ma si ritiene opportuno concedere un premio ai manager della sanità pubblica nominati dal presidente della Regione Mario Oliverio. I tagli, evidentemente, secondo tale modus operandi, vanno bene quando si tratta di erogare servizi ai cittadini, ma non sono consentiti per evitare l’aumento ingiustificato degli stipendi dei manager della sanità. Il debito sanitario continua a salire specie nelle Asp e Aziende ospedaliere di Cosenza e Reggio Calabria. A questo punto mi domando quale sia il cambio di passo auspicato da Oliverio nella gestione della sanità se non si parte dal considerare queste vere e proprie ingiustizie sociali ai danni dei cittadini calabresi. Peraltro, le cosiddette premialità o aumenti salariali dei manager non hanno neppure un loro fondamento logico in quanto i servizi sanitari offerti ai cittadini non sono affatto migliorati. I risultati del tavolo Adduci per la rimodulazione del Piano di rientro in Calabria testimoniano tali risultati ed il fallimento delle scelte compiute sia dal Governo nazionale che da quello regionale”. “Il cambiamento nella gestione della sanità – conclude Mario Magno – va operato con risultati concreti e non con le polemiche e le proteste eclatanti prive di significato”.

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