Consiglio regionale: troppe distrazioni elettorali, il Pd batte in ritirata…

Numerose assenze nella maggioranza, rinviata la legge sull’”incoming” turistico 

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    di Antonio Cantisani

    Com’era prevedibile, le “distrazioni” (ma anche le tensioni…) elettorali del Pd e del centrosinistra si scaricano sul primo consiglio regionale dell’anno, che registra il clamoroso “flop” della maggioranza. I democrat e alcuni alleati battono letteralmente in ritirata producendosi in un grave “autogol”: il ritiro, con contestuale rinvio a una prossima seduta, di una proposta di legge di iniziativa della Giunta sull’incentivazione del turismo anche nei periodi non tipicamente balneari.

    Banchi vuoti a sinistra – Banchi semivuoti, quelli della maggioranza, per la richiesta di congedo di ben 8 consiglieri (Aieta, Battaglia, Ciconte, Guccione e Scalzo del Pd, Giudiceandrea dei “Democratici e Progressisti”, Greco e D’Acri della “Oliverio Presidente”), e numero legale garantito dalla minoranza: manca da palazzo Campanella anche il governatore, che pure di quella legge sul turismo è il proponente. E’ quasi un gioco da ragazzi, per l’opposizione che evidenzia la rinnovata sintonia di vedute tra l’ala forzista e la componente gentiliana ex Ncd, insinuarsi nelle “smagliature” della maggioranza per farne risaltare le contraddizioni. Fila tutto liscio, per il centrosinistra, per il primo punto all’ordine del giorno, l’istituzione del Garante per i detenuti, ma sul secondo punto all’ordine del giorno per i democrat arrivano i dolori.

    Il dibattito – Prende la parola il dem Michele Mirabello, che illustra la proposta di legge sull’incentivazione dell’”incoming” turistico a sostegno della destagionalizzazione, proposta di legge che, stanziando 1,5 milioni annui, prevede la possibilità per la Regione di concedere «contributi per il trasporto aereo, ferroviario, marittimo e su gomma» a «organizzazioni di viaggio nazionali ed estere autorizzate all’esercizio dell’attività, e associazioni legalmente riconosciute, comprese quelle di calabresi emigrati in Italia e all’estero, per la realizzazione di programmi di viaggio effettuati in Calabria da gruppi di almeno 25 persone» in periodi diversi da quelli classici. Dopo l’esposizione del testo da parte di Mirabello, parte il fuoco di fila dell’opposizione. Esordisce Gianluca Gallo, della Cdl, che critica «le troppe assenze dai banchi della maggioranza, senza di noi non ci sarebbe nemmeno il numero legale» e contesta il merito della legge sull’”incoming” turistico che « è la classica legge “spot” che non cambia le cose, in un settore che tra l’altro da due legislature non ha un assessore. E stigmatizzo l’assenza dall’aula del presidente Oliverio, titolare della delega. E’ necessaria quindi – dice Gallo – una diversa programmazione, una nuova visione del settore, come hanno fatto altre Regioni con decenni di anticipo rispetto alla Calabria. Auspico poi una seduta ad hoc sul tema del turismo». Domenico Bevacqua, del Pd, replica sostenendo che «nell’ultimo anno il turismo ha registrato un sostanziale aumento di presenze, grazie anche alla notevole programmazione e alle misure che abbiamo messo in campo per rendere più attrattiva la Calabria. E – rimarca il dem – mi farò promotore io della richiesta di una seduta ad hoc del consiglio regionale».

    Opposizione all’attacco – Wanda Ferro, del gruppo Misto, parla di «una legge che dispone incentivi nel segno della solita inutile polverizzazione di risorse. Da parte del presidente della Regione Oliverio manca una chiara visione sul turismo, manca una proposta organica, a tutto campo, di rilancio del settore. Auspico – prosegue la Ferro – che questa legge non abbia solo finalità elettorali visto che ci stiamo avvicinando al 4 marzo, anzi auspico il ritiro di questo testo e auspico finalmente, da parte del presidente, la nomina di un assessore al ramo». Secondo il democrat Mirabello «il dibattito non preclude un dibattito più complessivo, ma questa legge sull’”incoming” è comunque utile perché favorisce i flussi turistici in stagioni nelle quali la Calabria ha necessità di allargare il ventaglio di offerte e favorisce la promozione internazionale della Calabria. Poi, è indubbio che c’è la necessità di una profonda discussione anche su un piano normativo, se si pensa che l’ultimo testo unico sul turismo è datato 2001». Baldo Esposito, del gruppo di Ncd, auspica che la legge «rientri in un’ottica più ampia di programmazione su cui confrontarci in futuro, per questo mi sento di condividere la proposta di ritiro del testo avanzata dalla Ferro». Anche il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò, sollecita «un approfondimento successivo e di più ampio respiro sul settore del turismo, in modo da realizzare una programmazione seria e adeguata, per questo è opportuno ritirare il provvedimento e differirlo a una seduta che sia lontana da strumentalizzazioni elettorali».

    La “ritirata” della maggioranza – A capire l’aria (pesante) che tira è il consigliere regionale de “La Sinistra”, Giovanni Nucera”, che rileva come «non ci sia l’urgenza di portare il provvedimento sull’”incoming” a votazione, perché bisogna prendere atto anche di una questione numerica che non è favorevole». Dai banchi della Giunta prende la parola, con il coraggio di chi è costretto a metterci una pezza (e a metterci pure la faccia…) il vicepresidente della Regione, Antonio Viscomi, secondo il quale «se ci sono tutte queste perplessità, nulla osta a un ritorno del testo in commissione per successivi approfondimenti, come ha evidenziato Nucera, anche se non vorrei che dietro questioni tecniche si nascondessero questioni politiche che attengono al ruolo del consiglio regionale». Il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, propone di «tenere insieme due esigenze, quella di approfondire e modificare la proposta di legge e quella di adottare comunque uno strumento utile, in modo da rinviare il testo al prossimo consiglio e concordare con i capigruppo le eventuali modifiche». Alla luce di quest’ultimo intervento il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, mette a votazione la proposta di rinvio della legge sull’”incoming” turistico, proposta accolta dai – pochi – consiglieri presenti. E’ il sigillo alla mesta “ritirata” della maggioranza a guida Pd…

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