Aned: ‘L’integrazione ospedaliera non è più rinviabile’

La sanità catanzarese potrà così potenziare posti letti, recuperare finanziamenti e con essi garantire la sopravvivenza delle Scuole di Specializzazione in grado di offrire maggiori possibilità di lavoro a nostri giovani ricercatori

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    “Estinzione della Fondazione Campanella e compromessa sopravvivenza delle Scuole di Specializzazione a Catanzaro sono figlie di totale miopia della classe dirigente calabrese. L’integrazione delle due aziende ospedaliere e il Pronto Soccorso a Germaneto sono stati sollecitati più volte per necessaria razionalizzazione fnalizzata ad una ottimale cura dei malati. Altre e avvedute classi politiche, tale integrazione l’hanno realizzata da decenni: Milano con Policlinico universitario ed ospedale Maggiore , Bologna con ospedali Sant’Orsola e Malpighi. In molte discipline – Nefrologie e Dialisi, Anestesie e Rianimazioni, Centri Trapianto organi, in Calabria a rischio chiusura per mancanza organi – si rende necessario avere un coordinamento regionale per eliminare le discrasie, procuratrici di tanti problemi per i pazienti. E’ deleterio e ridicolo, a parità di malattia, osservare gestione diversa nella stessa Regione. L’attivismo pro integrazione del sindaco di Catanzaro, apparso subito sincero, convinto e coraggioso è condivisibile; anche se poi, lo stesso Sindaco, quando afferma che l’integrazione ospedaliera debba avvenire senza che ciò comporti “prevaricazione a danno di eccellenze mediche” diventa incomprensibile, cosi conformandosi al vecchio costume. L’integrazione ospedaliera non è più rinviabile. La sanità catanzarese potrà così potenziare posti letti, recuperare finanziamenti e con essi garantire la sopravvivenza delle Scuole di Specializzazione in grado di offrire maggiori possibilità di lavoro a nostri giovani ricercatori. Anche per la sanità, i calabresi si sono espressi in modo inequivocabile in questo mese di marzo. Alla classe dirigente politica si chiede di non cincischiare ulteriormente accampando ingiustificabili motivi. Si metta da parte, quindi, il malumore dei carrieristi ospedalieri e si guardi al futuro della sanità e della città! Solo così, realmente Catanzaro può diventare la città della Salute!”

    VICE SEGRETARIO REGIONALE ANED, Pasquale Scarmozzino

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