Reggio Calabria, incendiata ex emeroteca destinata ad associazione per bimbi Down

Il luogo, nuovamente dato alle fiamme, è divenuto il simbolo della lotta contro le forze oscure che remano contro la rinascita della città 

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    “Ancora una volta viene attaccato un bene destinato ai più deboli, ancora una volta si tenta di fermare un percorso di progresso e di rinascita, ancora una volta qualcuno prova a destabilizzare, a incenerire, a distruggere. L’incendio alla struttura della ex emeroteca di via Palmi, destinata alla creazione di un centro di assistenza per persone down, è l’ennesimo gravissimo atto contro la comunità reggina. Ma la città non si inginocchierà di fronte a questo ennesimo affronto”.

    Lo affermano in una nota congiunta il vicesindaco di Reggio Calabria Armando Neri e il vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro commentando l’incendio alla struttura della ex emeroteca di via Palmi, nella zona sud della Città. La struttura, abbandonata da anni, era stata recentemente destinata dalla Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà alla creazione di un centro per lo svolgimento di attività e servizi per persone diversamente abili. La scorsa estate era stato deliberato il cambio di destinazione d’uso della struttura, che finalmente doveva rientrare nella disponibilità dei cittadini attraverso un progetto con importanti finalità sociali.

    L’Amministrazione aveva dato seguito alla richiesta, avanzata attraverso il portale Beni Comuni dell’Amministrazione comunale, dall’Associazione Italiana Persone Down Sezione di Reggio Calabria, per la creazione di un servizio gratuito di assistenza, informazione e organizzazione di attività sociali per le persone con la Sindrome di Down e per le loro famiglie. Qualche settimana dopo, lo scorso 29 settembre, la struttura aveva subito un primo grave danneggiamento a causa di un incendio generato all’interno dei locali. Nella mattinata di domenica il nuovo rogo, che ha causato ulteriori danni allo stabile. “Quello che ci vuole – proseguono Neri e Mauro – è una mobilitazione generale di tutte le forze sane della città: dalle associazioni ai sindacati, dal mondo della chiesa alle associazioni di categoria. Ora più che mai è necessario che i cittadini ci affianchino in questa battaglia di civiltà.

    Reggio deve dimostrare di voler bene a sé stessa, raccogliendo l’appello lanciato dal sindaco Falcomatà e stringendosi attorno all’edificio dell’ex emeroteca, incendiato per due volte negli ultimi mesi, che è diventato un simbolo della lotta contro le forze oscure che remano contro la rinascita della città. Negli ultimi anni sono stati diversi gli attacchi nei confronti di luoghi della nostra città destinati a finalità sociali, sportive o educative. Dalle villetta di Spirito Santo al Parco Botteghelle, dalle giostre del Galluppi all’asilo di Santa Venere, dalla piscina del Parco Caserta al centro sportivo di viale Messina. Esiste un filo conduttore che unisce i tristi episodi che hanno caratterizzato la storia recente della città: è evidente che la rigenerazione urbana di luoghi per lungo tempo abbandonati a sé stessi stia dando fastidio a qualcuno. Non sappiamo se questi atti siano degli episodi di semplice vandalismo o se si tratta di messaggi indirizzati nei confronti di qualcuno”. “Ciò che è certo – concludono – è che la città non può fermarsi di fronte a questo ennesimo attentato alla socialità. Ricostruiremo, sempre. E vogliamo farlo attraverso un percorso che dall’indignazione sia in grado di generare un rinnovato senso civico, in grado di mobilitare le migliori energie presenti sul nostro territorio”. 

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