Neonati, lo screening gratuito è legge ma la Regione Calabria non lo applica

Un ritardo grave e penalizzante. La Neonatologia di Cosenza intanto è la prima per numero di ricoveri per patologie complesse

Più informazioni su


    Il direttore del Dipartimento materno-infantile e dell’Unità operativa complessa di Neonatologia e Tin dell’azienda ospedaliera di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha   partecipato  a  Milano   in  qualità  di  presidente della Società Italiana di Neonatologia  Regione  Calabria alla riunione  di tutti i presidenti regionali.

    Nel  corso  della riunione  è stata valutata l’attività di tutti  i  Centri  di Neonatologia nel 2016 e l’Unità operativa e  la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Cosenza è  sulla base dei posti letto, quella con  la  migliore  performance  avendo  avuto una produzione  di circa  8 milioni  di euro con  il più elevato  numero  di ricoveri  di neonati con patologie di particolare complessità  provenienti da tutta la Regione  Calabria.

    Sicuramente un grande  risultato che premia gli investimenti in termini  di  nuovo  personale  ed  attrezzature tecnologiche  fatti dalla direzione  generale  con il direttore Achille  Gentile, il direttore sanitario  Mario  Veltri e quello amministrativo  Sergio Diego.

    Inoltre  fortemente apprezzato dal  presidente nazionale  Mauro  Stronati è stata l’ attivazione  solo e  soltanto nella Provincia di Cosenza per la Regione  Calabria  del  Servizio  di Trasporto in Emergenza  del  Neonato (Sten).

    E’ stato  lanciato  nel  corso  della riunione  un forte  allarme  circa  il grave  problema  degli  screening  neonatali.

    Infatti, nonostante  dal  15 settembre  2016  lo  screening  metabolico  allargato gratuito  per  tutti  i  neonati è  legge  nazionale,  ancora  nulla  è  cambiato nell’offerta  delle Regioni.

    Gli ultimi dati forniti dal  ministero  della  Salute dimostrano  che  solo  la metà ( 50,3%) dei  neonati ha  accesso  gratuito  a  questo semplice  test, mentre gli altri  neonati rischiano  di  non avere la  diagnosi  precoce  e  patirne  le conseguenze.

    La Regione  Calabria  è tra  le  Regioni che  non  ha  attivato  lo  screening  metabolico  allargato e  certamente ci impegneremo  come  Società  Italiana di  Neonatologia  a  non permettere altri  ritardi, ognuno  deve fare  bene e velocemente la sua parte.

    Certamente questo  è il più bel regalo  che  la  Regione  Calabria  può fare  alle mamme  ed a tutti i  bambini calabresi.

    D’altra  parte  la  Legge 167/2016  consente un accesso uniforme delle Regioni  ai  finanziamenti per gli screening ed essendo stati inseriti nei Livelli essenziali di assistenza permetterà di  rendere finalmente uguali tutti i neonati  d’Italia.     

    Scarpelli esprime particolare soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ambito del Dipartimento materno-infantile dell’azienda ospedaliera di Cosenza  in termini di prestazioni sanitarie offerte e risoluzione di gravi problematiche neonatali.

    I risultati sono stati ottenuti grazie ad un importante lavoro sinergico di equipe svolto in stretta collaborazione tra le unità operative di Neonatologia, di Chirurgia pediatrica, di Ostetricia e Ginecologia.

    Più informazioni su