La deontologia nella professione del commercialista, un convegno a Castrovillari

Un dibattito vivace che ha affrontato alcuni dei più importanti problemi istituzionali 

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    Sabato 20 maggio a Castrovillari nella sede del circolo cittadino, si è tenuto un importante convegno sulla deontologia professionale dal titolo “La Deontologia come garanzia sociale” che ha visto relatori il Presidente del secondo collegio del Consiglio di Disciplina di Catanzaro Luca Tinello, l’ex componente del Consiglio di Disciplina Maurizio Toraldo e il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, componente del Consiglio di Disciplina Nazionale, Francesco Muraca.

    L’evento ha affrontato uno dei più importanti problemi istituzionali, con una formula rinnovata che ha coinvolto  tutti i partecipanti: dagli iscritti, ai consiglieri dell’ordine, ai consiglieri della disciplina, egregiamente moderati dal Presidente dell’Ordine di Castrovillari Mario Straticò, la cui ricca e preziosa esperienza professionale e istituzionale unita al Suo innato rigore morale hanno fatto cogliere a pieno il valore dell’etica nella professione.

    Nel corso del vivace  dibattito è stata sottolineata la centralità degli aspetti deontologici nello svolgimento della professione di commercialista ed esperto contabile, analizzando l’insieme di principi e doveri che il professionista deve osservare nell’esercizio della professione a tutela dell’affidamento della collettività, dei clienti e dei terzi, della correttezza dei comportamenti ed efficacia della prestazione professionale, nonché della qualità ed efficacia della prestazione professionale.

    Spunti importanti sono stati tratti da alcune sollecitazioni in materia da parte del Presidente del Collegio dei revisori dell’Ordine di Catanzaro, Giuseppe Corea.

    E’ stato evidenziato il ruolo del commercialista nella società e la natura di pubblico interesse dell’attività svolta che, in quanto tale, impone di tenere, anche al di fuori dell’esercizio della professione, un comportamento irreprensibile e consono al decoro e alla dignità della stessa.

    Sono stati sanciti i principi cardine dell’agire del commercialista: integrità, obiettività, competenza, diligenza, qualità delle prestazioni, indipendenza e riservatezza e sono state analizzate le norme che disciplinano i rapporti tra colleghi, con i clienti e con gli enti istituzionali di categoria.

    A chiusura dei lavori, il Consigliere Nazionale ha rimarcato la ferma volontà delle più alte cariche istituzionali di perseguire le violazioni all’obbligo di formazione professionale continua, nonché le violazioni dell’obbligo assicurativo e di attivazione e comunicazione all’Ordine della posta elettronica certificata, auspicando un coretto uso del codice delle sanzioni entrato in vigore da 1.1.2017 da parte dei Consigli Territoriali di Disciplina.

    Di particolare interesse è stata la relazione del dott. Muraca sull’attività del nuovo consiglio nazionale, in particolare, sulla partecipazione dello stesso ai tavoli tecnici con il Governo per incidere sulle semplificazioni, sulla tutela della professione, sulla eliminazione di alcuni adempimenti gravosi in materia di antiriciclaggio e sulla depenalizzazione delle sanzioni per le violazioni formali.

    Il rappresentante della Calabria e Basilicata ha insistito sull’importanza della specializzazione e sulla intenzione del Consiglio Nazionale di far individuare agli Ordini territoriali le competenze specifiche di ciascun iscritto e rendere fruibili ai terzi elenchi di professionisti competenti nelle singole aree tematiche in cui si sviluppa la professione del commercialista. Questa novità è conforme a uno dei principi cardine della deontologia: quello della competenza.

    Dopo tale proficua giornata di studio e approfondimento, si è diffusa maggiormente la consapevolezza che la promozione dell’immagine del professionista dipende dalla qualità della prestazione professionale strettamente legata al rispetto delle norme deontologiche. Tale connubio potrà far percepire nella collettività la funzione sociale del commercialista, valorizzare il suo ruolo e garantire l’esclusiva nell’espletamento delle sue competenze.

    Si spera  che momenti così alti di confronto possano ripetersi anche con altri Ordini, al fine di condividere la strategia e gli strumenti per cogliere le sfide poste dalla grande evoluzione che sta riguardando la categoria dei commercialisti

     

     

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