Associazione ‘I Quartieri’ diffida Oliverio: ‘Si voti il 23 novembre’

'Data invalicabile per le regole democratiche'


“Esiste un principio che tutti devono rispettare, quando il terreno di gioco è la democrazia. Questo impone che le regole scritte si rispettano e che non si devono fare delle forzature. Mai”. Inizia così la nota con cui l’associazione “I Quartieri” di cui è presidente Alfredo Serrao, annuncia di aver diffidato, documento alla mano, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Motivo? Semplice. Per Serrao e la sua associazione è un dovere per il governatore portare i calabresi alle urne a Novembre, esattamente dopo cinque anni dalle ultime elezioni regionali che lo hanno visto vincitore e non dopo.

“Fare delle forzature delle regole democratiche – scrive l’associazione – di fatto costituisce un tentativo di reato, quello che si chiama golpe, che assume ancora di più le connotazioni del pericolo, quando potrebbe commetterlo colui che è la massima espressione democratica, il presidente della Regione Calabria, cui si richiama il voto dei calabresi”.

La Calabria secondo Serrao “ha voglia di normalità e chiede il rispetto univoco delle regole, siano esse democratiche e non. Siamo assolutamente stanchi di dare sempre un immagine a tinte fosche di questa terra, bella e maledetta. Maledetta dai suoi stessi figli che continuano a depredarla, spostando nel tempo, come fosse un gioco di società, quel momento di riscatto e di dignità che le appartiene di diritto, per le intelligenze che coltiva e per una storia autentica, che non può essere solo un ricordo”.

Su questi presupposti e “su fondamenti giuridici” l’associazione ha conferito mandato all’avvocato Gaetano Liperoti dello Studio Pitaro di Catanzaro, di inoltrare formale diffida stragiudiziale a Mario Oliverio in qualità di presidente della Regione Calabria “ad adempiere – si legge – ai dispositivi di legge che indicano nella prossima data 23 Novembre 2019 la naturale scadenza del mandato elettorale”.

Per Serrao e la sua associazione “la data del prossimo 23 Novembre è un limite invalicabile per le regole democratiche, spostare senza motivo l’appuntamento elettorale per i calabresi, sarebbe senza alcuna giustificazione una forzatura democratica, un colpo di mano, che certamente avrebbe diverse conseguenze sotto profili diversi del non rispetto delle regole”.