A cena in Sicilia, catturato latitante catanzarese

Operazione dei carabinieri dei comandi di Catanzaro e Messina

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    Ieri sera intorno alle 22 i Carabinieri del Ros insieme a quelli dei Comandi Provinciali di Catanzaro e Messina – hanno tratto in arresto Francesco RIiitano alias Cicciariello Andreacchio nato nell’80, elemento di spicco della temibile cosca Gallace di Guardavalle (Catanzaro). L’uomo era gravato da un provvedimento di cattura emesso il 2. 5.2017 dal Tribunale Ordinario di Milano a firma del Gip  Maria Cristina Mannocci, per avere promosso, organizzato, costituito, finanziato, diretto e partecipato ad associazione con base logistica ad Arluno (Milano), appartenente alla cosca ‘ndranghetista dei Gallace finalizzata all’importazione sul territorio nazionale e al traffico di ingenti quantitativi di cocaina approvvigionata dal Sud-America.

    Da tempo il Comando Provinciale di Catanzaro, insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia e agli specialisti del Raggruppamento Operativo Speciale, aveva posto in essere una capillare attività di indagine tra Calabria e Lombardia per la cattura di Riitano, sotto il diretto coordinamento del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, del Procuratore della Repubblica Aggiunto Vincenzo Luberto e del Sostituto Procuratore Debora Rizza della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

     La svolta è arrivata nelle ultime settimane, quando si è avuta conferma della presenza di Riitano in Sicilia. Le operazioni di esatta localizzazione del latitante si sono protratte per giorni ad opera di un ingente dispositivo di militari e con l’impiego di sofisticate apparecchiature tecnologiche ed hanno, infine, permesso di sorprendere l’uomo mentre era a cena in compagnia di famigliari in un appartamento affittato presso una residenza turistica in località Giardini Naxos (Messina).

    Nel momento dell’irruzione Riitano ha tentato di improvvisare una fuga, praticamente seminudo, saltando dal balcone della residenza in cui trascorreva la latitanza, ma è stato prontamente bloccato dal dispositivo di “cinturazione” adeguatamente predisposto dai militari impegnati nell’l’operazione. Il soggetto è stato trovato in possesso di carta di identità, patente e passaporto italiani perfettamente falsificati ed intestati ad un nome di fantasia, nonché denaro contante e telefoni cellulari.

    Considerata la particolare caratura criminale dell’uomo nonostante la giovane età, nonché l’elevata valenza strategica, per la cosca dei Gallace, del suo ruolo di broker nell’importazione di ingenti carichi di cocaina, si sospetta l’esistenza di una capillare rete di fiancheggiamento, su cui sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi.

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