Infanzia: Garante Regione, ottocento denunce e segnalazioni

Ultima relazione di Marziale, "ho incontrato gente meravigliosa"  

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    Il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha tenuto a Palazzo Campanella l’ultima relazione annuale prima della scadenza del suo mandato in coincidenza con la conclusione della legislatura regionale. Marziale ha tracciato un bilancio dei suoi quattro anni di lavoro, caratterizzati da circa 800 tra denunce e segnalazioni. “E se qualche volta qualcosa non è andata per il verso giusto – ha detto il Garante – non è stata per colpa della politica, che mi ha sempre ascoltato, ma di gente che negli uffici pubblici non merita il posto che occupa. Di Comuni che spesso sbagliano le richieste e che non ce la fanno, in molti casi, a gestire tutto ciò che lo Stato demanda loro. Ma ho anche incontrato tanta gente meravigliosa, persone senza le quali non avrei potuto fare nulla”. Accanto a Marziale i presidenti della Giunta e del Consiglio regionale  Mario Oliverio e Nicola Irto, che hanno sottolineato i risultati di un ufficio come quello del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza “che è riuscito a distinguersi – hanno detto – a livello nazionale”. “Un Garante – ha ricordato Oliverio – nominato con l’accoglienza e il consenso di tutto il Consiglio regionale e che ha prestato grande attenzione ai problemi dell’infanzia, affermandosi anche oltre i confini italiani. Ha fatto dell’Ufficio del Garante un punto di riferimento importante, da dove sollecitare, proporre e stimolare attenzione rispetto ai problemi, che sono tanti, che riguardano l’infanzia, che vive, non solo in Calabria, in una condizione di non adeguata attenzione. Un lavoro con il quale Marziale ha dato un grande contributo e posto una pietra miliare. L’attività svolta dal Garante sarà ricordata, anche perché sulla scena nazionale abbiamo parlato attraverso lui”. “Nelle politiche dell’infanzia, in questi cinque anni – ha affermato, concludendo i lavori, il presidente Irto – la Calabria ha lavorato bene, ottenendo risultati fino a qualche tempo fa inimmaginabili. Se oggi la Calabria fa da apripista rispetto alle altre Regioni sulle politiche dell’infanzia, è anche grazie all’attività del Garante. Un lavoro che deve proseguire, perché il punto dal quale siamo partiti era molto arretrato. Troppo arretrato e indegno per un Paese civile”. Irto, nel ringraziare Marziale per il lavoro fatto, ha concluso riprendendo il motto che campeggia sulla nave scuola della Marina Italiana, l’Amerigo Vespucci: ‘Non chi comincia, ma quel che persevera’. “E’ lì l’ispirazione per tutti noi, per oggi e per il futuro”. (ANSA).

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