Rinvio del governo a tassa su zuccheri: perplessità di Nanci (Mediass)

Il referente catanzarese dell'associazione medici di famiglia critica la scelta del governo

Più informazioni su


    Il governo – ricorda Giacinto Nanci membro Associazione Mediass medici di famiglia a Catanzaro– ha infatti rinviato ad ottobre 2020 (e quindi mai la farà) l’introduzione della tassa sullo zucchero che aveva programmato per la legge finanziaria del 2019. Lo ha fatto perché c’è stata una campagna mediatica da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia…e anche da Italia Viva contro questa tassa e il governo ha ceduto. Quanto è avvenuto è un fatto gravissimo sia da parte dei politici dell’opposizione che per un puro calcolo elettorale hanno messo in secondo piano la salute degli italiani e sia da parte del governo che rinviando la tassa ha fatto la stessa cosa. Eppure entrambi non possono non sapere che è da trenta anni che l’OMS ha lanciato l’allerta sulla nuova pandemia “l’obesità” che rischia (lo dice l’OMS) di mettere a rischio la sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali, obesità che ha tra le sue cause principali il consumo eccessivo di zuccheri.  L’OMS ha indicato in 25 gr. la dose giornaliera di zuccheri. In Italia purtroppo ne consumiamo (fonte Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Istituto Superiore di Sanità) ben 100 gr pari al 20,7% delle calorie quotidiane,  invece l’OMS indica come dose massima giornaliera il 10% e con l’auspicio di arrivare al 5%. Già 50 paesi hanno applicato il suggerimento dell’OMS (lo hanno fatto perfino paesi come Tonga, Mauritius, Vanautu, Kiribati, Samoa, Emirati Arabi etc..) tassando gli alimenti con troppo zucchero. L’allarme dell’OMS  è cosa grave, seria e urgente perché l’aumento della spesa sanitaria dovuta alla “nuova pandemia: l’obesità” mette a rischio la sostenibilità dei sistemi sanitari nazionali. Ad esempio in Italia la spesa indotta dall’obesità (fonte Istituto Tor Vergata-SIMG-ISS) va da 6 a 16 miliardi anno per cui ad esempio la sola diminuzione del 10% dell’obesità si tradurrebbe in una diminuzione di spesa sanitaria intorno al miliardo che si implementerebbe di anno in anno. E se lo stesso ragionamento fatto per lo zucchero si facesse anche per il sale il risparmio della spesa sanitaria raddoppierebbe.

    Infatti anche per il sale l’OMS ha lanciato l’allerta perché, come lo zucchero, anch’esso è un altro fattore di rischio che causa malattie principalmente, e non solo, cardio-nefro-vascolari e una sua riduzione nella dieta porterebbe la diminuzione di malattie e quindi minore spesa sanitaria. L’OMS ha indicato in 5 gr. la dose quotidiana di sale, noi in Italia ne consumiamo ben 11 gr.. Se poi i soldi introitati dalla tassazione del sale e dello zucchero si utilizzassero per diminuire la tassazione delle farine integrali e favorire l’attività motoria si otterrebbe una ulteriore diminuzione della spesa sanitaria creando, nel contempo, ulteriore benessere agli italiani. La fibra ingerita nel nostro intestino alla dose di 25 gr. al giorno è un potente fattore di prevenzione di malattie ma noi in Italia (fonte INRAN-SCAI 2005) ne ingeriamo massimo 20 gr.. Infine un altro potente fattore di prevenzione di malattie è l’attività motoria, purtroppo anche questa in Italia insufficiente (fonte Okkio alla Salute, Passi, Passi d’Argento e progetto Cuore). Per favorire una sufficiente attività motoria si potrebbe, ad esempio, rendere gratuita (con i soldi della tassa sullo zucchero e sul sale) la certificazione per l’attività sportiva non agonistica che attualmente è doppiamente tassata.

    Quindi fare un intervento organico che comprende la diminuzione del consumo  dei fattori di rischio che causano malattie (sale e zucchero) e l’aumento dei fattori di prevenzione delle stesse (fibra e attività motoria) e senza l’aumento della tassazione complessiva porta ad una forte diminuzione della spesa sanitaria e allo stesso tempo sia un miglioramento dei conti statali che ad un maggior benessere degli italiani. Per la riuscita di questo progetto organico è necessario un intervento legislativo accompagnato ad una diffusa informazione ai cittadini al fine di una totale condivisione degli obiettivi utili a tutti: maggiore benessere dei cittadini e miglioramento del bilancio economico statale. Per questo motivo i politici che si sono opposti alla tassa sullo zucchero hanno fatto un danno sia alla salute degli italiani che alle casse dello Stato. E la cosa grave è che lo hanno fatto solo per un tornaconto elettorale, ma ancora più grave è il fatto che chi governa, invece di opporsi e spiegare agli italiani l’importanza del provvedimento per la paura di perdere voti per la campagna mediatica fatta dalla opposizione, ha ceduto. Prima lo facciamo e meno danno facciamo, purtroppo adesso hanno fatto danno sia l’opposizione che il governo”.

    Più informazioni su