Piccioni sposa la richiesta di dividere nei 3 hub vaccinali provinciali le incombenze per i profughi ucraini

Attualmente vengono dirottati da tutta la provincia nel centro di Catanzaro

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    A 24 ore dall’incontro nel seminario vescovile organizzato dalla Caritas lametina sul tema dell’accoglienza dei profughi ucraini, Rosario Piccioni, consigliere comunale “Lamezia Bene Comune”, imputa alla Questura di Catanzaro la scelta di aver individuato «nell’hub vaccinale di Catanzaro Lido la struttura per i servizi di screening e vaccinazione anti-Covid per tutti i cittadini ucraini provenienti dai territori di guerra e che sono giunta nella provincia di Catanzaro. Una scelta probabilmente motivata dalla necessità di avere un unico centro per l’intera provincia ma che oggettivamente genera disagio e difficoltà per quanti trovano accoglienza in territori distanti e scollegati da Catanzaro Lido».

    Si reputa che «costringerli a spostarsi, magari da uno dei tanti Comuni montani dell’hinterland lametino o catanzarese che già si sono resi disponibili all’accoglienza, verso l’hub vaccinale di Catanzaro Lido, significa sottoporli a una ulteriore situazione di stress e, per i profughi che non hanno legami familiari sul territorio, un sovraccarico di lavoro per i volontari e le organizzazioni che si stanno occupando delle attività di prima accoglienza. Possiamo solo immaginare cosa significhi doversi spostare, magari con i mezzi pubblici, in una realtà in cui non si conosce la lingua e senza riferimenti».

    Si chiede quindi «alla Questura, in accordo con il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catanzaro, anche alla luce di quanto espresso ieri dalla Caritas e dalle tante realtà dell’associazionismo cittadine già in prima linea nell’accoglienza, a rivedere l’organizzazione e a consentire che le attività di screening e vaccinazione dei profughi ucraini possano effettuarsi in tutti gli hub vaccinali adeguatamente attrezzati presenti sul territorio della provincia. Solo a titolo esemplificativo: si potrebbe pensare a utilizzare l’hub di Lamezia per quanti hanno trovato accoglienza nei Comuni del litorale e dell’hinterland lametino, il centro vaccinale di Soveria Mannelli per i Comuni montani, Soverato e Catanzaro Lido per il soveratese e catanzarese».

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