Il Materia Independent Design Festival caratterizzerà le notti di metà settembre nel centro storico

Il progetto dei giovani architetti Giuseppe Anania e Domenico Garofalo vuole valorizzare le peculiarità del territorio

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    Il Materia Independent Design Festival, un’idea rivoluzionaria balenata a due giovani architetti catanzaresi, Giuseppe Anania e Domenico Garofalo, i quali hanno voluto portare il grande design nella loro amata Calabria non disdegnando però la valorizzazione del migliore artigianato locale che resta centrale nell’ambizioso progetto elaborato. Un programma concepito dalla mente – e di conseguenza strutturato grazie all’incessante lavoro svolto – di questi brillanti professionisti, che circa un anno fa si sono inventati il Catanzaro Design Week tra pochi giorni atteso da una seconda edizione stellare prevista dal 14 al 17 settembre prossimi. Una manifestazione che verrà ufficialmente illustrata giovedì alle 10.30 nella Sala Concerti del Comune, di cui si è molto parlato nei mesi scorsi nel capoluogo. L’evento, nato nello studio di architettura di Anania e Garofalo ‘Officine Ad’, ha preso corpo in poco tempo e ha arricchito l’offerta culturale e non solo del centro storico, che anche nel 2017 terrà banco per un intero finesettimana. Dove? Nel centro storico, luogo in cui Anania e Garofalo lavorano moltissime ore e che quindi hanno in un certo senso nel cuore. Il quartier generale del Midf, già Cdw, resta come ormai noto il complesso monumentale del San Giovanni che però non sarà l’unica, essendo in primo piano anche le Gallerie Sotterranee dello stesso Complesso e l’Ex Stac in un ‘concentramento’ di location suggestive racchiuse in un paio di centinaia di metri. Anania e Garofalo, architetti prima per passione e naturalmente per professione, si sono uniti in uno straordinario sodalizio lavorativo ma innanzitutto cementato da una solidissima amicizia. Un affetto e un’unità d’intenti che gli ha consentito di ritrovarsi, dopo essersi rispettivamente laureati a Reggio Calabria e Milano, al fine di elaborare qualcosa di grande per la terra in cui sono nati e fino a un certo punto si sono formati. Un luogo in cui hanno fatto ritorno portandosi dietro tanta voglia di fare e la capacità di coinvolgere nomi di caratura nazionale e internazionale del settore, ma anche dell’imprenditoria, del food e di vari altri campi. Una scommessa vinta, anche a giudicare dall’attenzione che i media locali, del resto d’Italia e perfino stranieri, hanno dedicato un significativo spazio. Ultimo in ordine di tempo l’articolo di Panorama.it, che mette peraltro in risalto come Anania e Garofalo sul piano del design siano quasi andati alla conquista del Sud. Come? Lo hanno spiegato loro stessi, pur rifuggendo da toni trionfalistici, in una recentissima intervista in cui emerge un forte concetto di identità. Ma anche una precisa visione di territorio, propria di professionisti che puntano a ‘fare’. Il pensiero di cui sono portatori è semplice, ma al contempo caratterizzato da parametri ben precisi: “Il design che vogliamo mettere in luce e promuovere è parte dall’essenza dei nostri luoghi e dalle peculiarità da cui sono connotati. Odori, sapori, materiali, linguaggi, forme, che esistono soltanto qui e creano un ponte tra fare concettuale e produttivo. Ecco dunque da dove intendiamo partire per promuovere lo sviluppo della produzione e del mercato della Calabria, aumentando l’appeal di una regione ricca di potenzialità e piena di artigiani che basano il loro lavoro su tecniche e processi unici, radicati nella cultura e nella memoria dei luoghi, così come nelle tradizioni tramandate attraverso le generazioniâ€.(d.c.)

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