Calabria: anche sulla spiaggia piccolo è bello (lo stabiimento)

La Lettura del Corriere della Sera pubblica i grafici con le percentuali tra spiaggia in concessione e libere. La Calabria con il suo record di costa ha il maggior numero di stabilimenti d’Italia

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    Su La Lettura, il settimanale culturale del Corriere della Sera in edicola per tutta la settimana, la consueta rubrica “Universi Visual data”, nella quale fatti e argomenti, i più disparati, vengono quantificati e disegnati in grafici, si occupa delle “Spiagge e aree costiere in Italia e nel mondo”. Nell’ampio articolo, che si sviluppa sulle pagine 18-19, c’è un riferimento importante e preminente alla Calabria.
    La visualizzazione, informa Giulia De Angelis nel riquadro a corredo, mostra i Paesi con estensione costiera, ordinati secondo la lunghezza totale delle coste. Il Paese con più coste è il Canada, con 202.080 Km. L’Italia è sedicesima in questa classifica, con 7.800 Km, isole comprese. Nella parte centrale sono analizzate le 15 regioni italiane con sbocco sul mare. Ognuna con il suo grafico. Per ciascuna è indicata la lunghezza delle spiagge, la percentuale destinata alla libera fruizione, le cosiddette “spiagge libere”, e in concessione, il numero di stabilimenti balneari e di altri complessi turistici presenti.

    La fonte è il Rapporto spiagge 2019 di Legambiente, pubblicato nel maggio 2020 in CIA World Factbook. Ebbene, intanto è da rilevare che la Calabria è la regione con la maggiore lunghezza totale di spiagge, che si sviluppano per 614 chilometri, superiori anche alla Sardegna, seconda con 595 Km, e alla Sicilia, terza con 425 Km. Ma il dato più interessante, anche in riferimento alle recenti disposizioni emanate dal Consiglio regionale, riguarda la percentuale di costa sabbiosa occupata da stabilimenti balneari, campeggi e complessi turistici, che risulta essere del 28,1. In realtà attualmente saranno qualcosa in più, considerato che gli stabilimenti si sono tutti un po’ allargati per garantire adeguato distanziamento. Invece le spiagge garantite alla libera fruizione sono – o erano a maggio – il 30 per cento dello sviluppo totale.

    Da rilevare, ancora, il numero assoluto delle concessioni per stabilimenti balneari. Anche qui la Calabria primeggia su tutte le altre regioni: sono ben 1.488. Tanto per fare un raffronto, la regione simbolo del divertimento da spiaggia, l’Emilia-Romagna, che in percentuale assegna agli stabilimenti addirittura il 69,3% del totale, ha “soltanto” 1.209 concessioni lungo i suoi 131 chilometri di costa sabbiosa.

    Tradotto in termini sociologici, anche sulla costa sembra riprodursi il dato calabrese dello spezzettamento eccessivo dell’impresa, del suo dimensionamento verso il piccolo. Nella convinzione, o meglio nella convenzione, che piccolo sia bello.  

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