Casadonte non lascia il “suo” Festival: Continuerà a crescere sotto la mia supervisione

A tu per tu all'indomani dell'annuncio shock sul palco durante la finale. Per il futuro si pensa a nuove sezioni artistiche e a più schermi in città

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    Si è chiusa una lunga settimana di proiezioni e masterclass in compagnia dei protagonisti del cinema italiano e internazionale di scena al Magna Graecia Film Festival. Una 17esima edizione che, più di ogni altra, è stata un’autentica scommessa vinta davanti al rischio che l’emergenza Covid potesse far saltare tutto. Insieme all’ideatore Gianvito Casadonte abbiamo tracciato il bilancio della kermesse appena conclusa e discusso sulle idee per il futuro.

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    L’annuncio shock sul palco dell’arena del porto, durante la cerimonia finale, ha un po’ scosso il pubblico e gli ospiti affezionati del festival: l’intento di lasciare la direzione artistica del festival a qualche giovane a cui aprire la strada. Casadonte, all’indomani, ha voluto in qualche modo specificare e chiarire:

    “Forse sono stato un po’ equivocato, la mia volontà è quella di far crescere e ampliare ancora di più il festival attraverso la creazione di nuove sezioni. Penso al documentario, alle opere prime internazionali, ai corti per i quali affidarsi a specifici direttori artistici sempre sotto la mia supervisione”. L’identikit è ben preciso: “Persone che, al di là dell’appartenenza al territorio, siano in primo luogo capaci e competenti”.

    Generico agosto 2020

    Casadonte nel commentare quella che è stata “un’edizione dura“, ha voluto ringraziare soprattutto il laboratorio di analisi Ippocrate di Fabio Guerriero che ha monitorato lo stato di salute di ospiti e staff per tutta la durata della manifestazione consentendo sempre di garantire la massima sicurezza. “Un’immagine che mi porterò di quest’anno – sottolinea – è la grande educazione del pubblico nel rispettare le regole. C’era tanto timore di salutarci, di abbracciarci, anche con gli artisti. Qualche mese fa sembrava impossibile organizzare il festival, ma alla fine ce l’abbiamo fatta“.

    Grandi nomi del cinema internazionale, come Peter Webber, Abel Ferrara, Laetitia Eïdo, e una copertura mediatica sui principali TG nazionali hanno confermato l’impatto positivo per la promozione di Catanzaro e del suo territorio. Ora la sfida continua ad essere quella di alzare sempre di più l’asticella. “Penso che l’anno prossimo – rivela – si potrebbero anche aumentare gli schermi ipotizzando una seconda e terza sala in città e coinvolgendo il centro storico. Ormai siamo l’unico vero festival del cinema in Calabria, per fare un’operazione mediatica e culturale di rilievo come questa ci vuole tanto coraggio. La nomina di Giovanni Minoli a commissario straordinario della Film Commission non potrà che fare bene alla Calabria che avrà davanti a sé anni importanti per progetti di promozione in grado di dare lavoro a tanti giovani. Per far capire l’indotto che il cinema può portare, nel nostro caso al festival collaborano circa 60 persone a cui bisogna aggiungere il ritorno per tutti gli alberghi, i ristoranti, i servizi di logistica e trasporti“.

    Casadonte ha avuto modo, inoltre, di elogiare il lavoro della governatrice Jole Santelli.

    “La Presidente ha dimostrato grande eleganza e discrezione nel farci visita rendendo omaggio, in modo inaspettato, a tutti i ragazzi calabresi che lavorano al festival. Credo che nel settore della cultura si possa fare ancora tanto nella programmazione, per creare una serie di grandi eventi che contribuiscano a promuovere il nostro territorio”.

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    Finito il MGFF, ora l’agenda di Casadonte vedrà il debutto alla conduzione di un programma su Rai Due. “Partirò con Primo Set il prossimo 10 settembre ogni giovedì in seconda serata, alle 23.20 circa. Parleremo della ripartenza del cinema con l’ausilio di diverse interviste realizzate insieme a due brave inviate come Elena Ballerini e Giulia Nannini. Dalle parole dei diretti interessati, è emerso un grande entusiasmo nella volontà di superare le difficoltà e le paure che il Covid ha portato con sé in questi lunghi mesi“.

    Mentre per il Premio Rotella alla mostra di Venezia è probabile lo slittamento all’anno prossimo, parlando da sovrintendente del Teatro Politeama Casadonte rimarca l’incognita legata alla riapertura nella prossima stagione. “Sono a lavoro con il direttore generale Aldo Costa – conclude – ma ripartiremo con gli spettacoli solo quando e se ci saranno le condizioni. Al momento, sarebbe una follia riaprire con un massimo di 200 posti come previsto dalle disposizioni governative“.

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