Le vetrine dei negozi gallerie d’arte, l’idea di Piccari neo direttore dell’Accademia delle belle Arti di Catanzaro

Potrebbero ospitare opere degli allievi. Oggi il passaggio di consegne dal suo predecessore Politano, ma il progetto più ambizioso si chiama Politecnico

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    Fare del centro di Catanzaro un museo all’aperto, trasformando le vetrine dei negozi in gallerie in cui ospitare le opere performative realizzate dagli allievi dell’accademia di belle arti, per consentire ai cittadini di apprezzare il valore della bellezza e riconquistare un centro storico ricco di contaminazioni artistiche. E’ una delle idee che si propone di realizzare il nuovo direttore dell’accademia di belle arti, Virgilio Piccari, che oggi ha ufficialmente ricevuto il passaggio delle consegne dal suo predecessore Vittorio Politano.

    Torna nella “sua” Catanzaro e intende mettere a disposizione il grande know how acquisito in venti anni di esperienza e di relazioni, avendo diretto con eccellenti risultati l’accademia di Catania. Proprio nella città in cui rimarca di aver vissuto la parte più importante della sua vita, vuole portare un nuovo entusiasmo, un nuovo linguaggio, quello dell’accoglienza, del sorriso e della bellezza. “Ci sarà un impegno massivo per trasmettere, fattivamente, le grandi vocazioni culturali che sto riscontrando”.

    Se quella del museo all’aperto, di cui Piccari ha già discusso con il presidente della Camera di Commercio Daniele Rossi, è una proposta che si annuncia di particolare impatto nel rapporto tra istituzione artistica e cittadini, è la costituzione del Politecnico della arti la sfida più importante, che il nuovo direttore è certo di poter concretizzare a breve, alla luce del confronto positivo con il sindaco Sergio Abramo. “Catanzaro – spiega Piccari – potrà raccontare all’intero territorio nazionale le sue vocazioni, che hanno radici antiche e solide”. Il politecnico consentirà di creare percorsi formativi congiunti tra le istituzioni che ne fanno parte, con l’obiettivo di aprire la strada ad iniziative di alta specializzazione. “Vogliamo dimostrare all’Italia che il Sud non esiste solo per chiedere, ma può interpretare il concetto vero di autonomia, può dimostrare la responsabilità attraverso il merito”.

    Bisogna puntare su alcuni valori chiave, come l’appartenenza e il legame con il territorio. “Sono certo che a breve il territorio restituirà quei segnali necessari a dare futuro diverso ai ragazzi. E’ necessario mettere la cultura al centro, perché è una risorsa per il futuro”. Se da un lato l’accademia si prepara ad avere come ospiti grandi personalità del mondo dell’arte, dall’altro le sue basi solide sono costituite innanzitutto da un corpo docente giovane, fortemente motivato e di grande qualità, ma anche da opportunità formative del tutto originali, come il corso in computer grafica per il videogames, unico in Italia, e che si punta a potenziare. “Gli studenti devono poter raccontare all’esterno che questa è un’officina culturale che non smette mai di stimolarli, la società sarà costretta non solo ad accoglierli, ma ad affidarsi a loro”.

    Lo spirito con cui Piccari comincia il suo lavoro alla guida dell’accademia è anche quello della piena collaborazione con il suo predecessore, Vittorio Politano, che ha condiviso e sostenuto la sua nomina. “Sono qui con il sorriso – ha detto Politano – perché condividiamo una sorta di continuità”.

    Politano si è soffermato sul contesto che deve sostenere lo sviluppo dell’istituzione formativa: “I trasporti devono funzionare, il diritto allo studio deve essere garantito, soprattutto agli studenti più fragili, l’accoglienza deve essere corroborata da un ambiente che renda facile anche il soggiorno nel capoluogo di regione e la vivibilità. Sono felice che il nuovo direttore abbia riscontrato la qualità del corpo docente e la validità dell’offerta formativa che abbiamo costruito in questi anni, l’esempio dell’unico corso in Italai di grafica per i videogames dimostra la capacità di fare investimenti nuovi e di stare sul pezzo per dare sbocchi occupazionali e professionali. Condivido da sempre l’idea del Policlinico delle arti, sono stata a tavoli istituzionali in cui non era stata messa bene a fuoco la sinergia tra le istituzioni coinvolte, e sono convinto che si tratta di un’opportunità a livello internazionale e che, se ci saranno le condizioni ambientali per strutturare e consolidare questo progetto, Catanzaro può diventare un centro di riferimento per accogliere anche studenti stranieri e professionalità che possono anche allargare le opportunità di ricerca nel campo artistico”.

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