Abramo: “Restituiamo il teatro Masciari alla città. Ma il Comitato che protestava dov’è” fotogallery

Il sindaco lavora alla possibilità di rendere fruibile il teatro alla cittadinanza, per una visita, anche prima dell'avvio dei lavori

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    Due milioni e centomila euro a fronte dei quattro milioni e 600 mila euro della prima trattativa conclusa in tutta fretta nel 2011.

    Si chiude, con questa cifra, una vertenza iniziata tra la famiglia Masciari, proprietaria dell’immobile che ha ospitato uno storico cinema teatro e il Comune di Catanzaro. Oggi la firma del contratto e poi la formale apertura del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, della porta laterale di quello che è diventato a tutti gli effetti un bene pubblico.

    Dopo i 60 giorni previsti dalla legge, si potrà iniziare a parlare di progettazione, e subito dopo dare avvio ai lavori finanziati con Agenda urbana, secondo il crono programma fissato dal responsabile del programma Antonio De Marco.

    Tutte le storie vissute all’interno del Masciari… Dalla politica, al grande schermo, al teatro….

    All’interno il teatro Masciari, racconta tante storie. Quella bella e gioiosa di un contenitore che negli anni è stato punto di riferimento culturale, ma se vogliamo anche popolare,  di molte generazioni.

    La storia di una politica che tra quelle mura si è confrontata con la cittadinanza, ha parlato agli elettori, ha costruito alleanze e distrutto compagini che sembravano già consolidate.

    E poi racconta la storia invece di alcune scelte amministrative fatte senza una visione, che ne hanno portato al decadimento e all’usura che purtroppo ha colpito anche alcuni stucchi di pregio caduti sotto il colpo dell’umidità.

    Ora tutti attendono il lieto fine

    E poi c’è il lieto fine che tutti attendono. Quella favola che si spera di poter rivivere in quella sala che, pur essendo unica, nella sostanza è stata multifunzionale per la varietà degli spettacoli che ha ospitato. Il sindaco Abramo non ha nascosto emozione umane, soddisfazione di amministratore e un po’ di rammarico.

    Ma il comitato “Salviamo il teatro Masciari dov’è”?

    Rammarico per l’assenza fisica ma anche concettuale di quel Comitato spontaneo che era nato, con tanto di proteste pubbliche, per chiedere di salvare e restituire alla città l’immobile “E oggi che questo è avvenuto – ha detto Abramo – non una presenza, non un  parola. Forse non tutti gli intendimenti in questa città vanno nel senso di salvaguardare davvero i beni più preziosi del capoluogo”. Il sindaco ha anche aggiunto che farà in modo di rendere il Teatro Masciari fruibile alla cittadinanza, magari a chi non lo ha mai visto, anche prima dell’avvio dei lavori di ristrutturazione

    I servizi di animazione già affidati alla cooperativa di Carpanzano e Passafaro

    I servizi di animazione del teatro erano stati già affidati con bando ad una cooperativa formata da due realtà culturali della città che fanno capo a Francesco Passafaro e Giovanni Carpanzano.

     

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