Le radici e le ali, letteratura e cultura del cibo a Cortale con la condotta Slow Food Catanzaro

Presentazione del Presidio dei fagioli di Cortale e dell’ultimo lavoro dei Lou Palanca

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    Le radici e le ali: parole e territorio, questo il titolo di un evento organizzato dalla condotta Slow Food Catanzaro, Fiduciaria Patrizia Costantino, nell’ambito della propria attività di valorizzazione dei prodotti enogastronomici di qualità, della tradizione regionale, della difesa delle aree interne, del consumo consapevole e più in generale della cultura calabrese, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cortale.

    Da un’idea di Olimpio Talarico e dell’Accademia dei Caccuriani è nata una serata straordinaria, feconda di sollecitazioni e di future collaborazioni, che si è potuta realizzare grazie agli sforzi del Sindaco di Cortale,  Francesco Scalfaro, di Slow Food Catanzaro e dei vertici di Slow Food Calabria La manifestazione stata l’occasione per presentare il Presidio Slow Food dei fagioli di Cortale, per promuovere il vino zibibbo e alla discussione intorno al recente lavoro dei Lou Palanca, collettivo di scrittori calabresi.

    A Cortale, nella bella piazza circondata da un maestoso albero e dalla casa natale di  Andrea Cefaly, prima i Lou Palanca (presenti 4 dei 5 scrittori, Maura Ranieri, Nicola Fiorita, Danilo Colabraro e Giancarlo Rafele) hanno raccontato Padre Vostro (moderatore Nunzio Belcaro), l’ultimo lavoro di questo collettivo di scrittura a “ geometria variabile” che narra la tragica vicenda dell’omicidio perpetrato da Erika De Nardo e Omar Favara ai danni della mamma e del fratellino di lei.

    Nel raccontare il terribile fatto di cronaca gli autori lo fanno dal punto di vista del padre di Erika, Francesco de Nardo che non ha mai abbandonato la figlia, anzi l’ha perdonata. Il lavoro dei Lou Palanca è denso di stratificazione e si presta a diverse chiavi interpretative e perciò la sua lettura è davvero avvincente.

    Dopo i Lou Palanca è stato il turno poi  di Alberto Carpino, Michelangelo D’Ambrosio e Rosanna Caglioti che hanno presentato il nuovo presidio di Slow Food nato nella cittadina proprio durante il Lock Down, dopo anni di gestazione che hanno portato all’ambito riconoscimento della Chiocciola di Slow Food. Il Sindaco di Cortale Francesco Scalfaro,  ha precisato che è sua intenzione valorizzare tutte le risorse endogene del territorio, che sono tante, per portare sviluppo a quella Comunità.  Alla manifestazione è intervenuto il Portavoce regionale di Slow Food Calabria, Michelangelo d’Ambrosio che ha tracciato un breve profilo dell’Associazione del Buono, Pulito e Giusto, e ha elogiato l’iniziativa dei produttori di Fagioli di Cortale.

    Il Responsabile Regionale dei Presidi Slow Food, Alberto Carpino ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto che è costato annoi di lavoro sotterraneo ma che alla fine ha ripagato di tutti gli sforzi compiuti, Certamente, i fagioli di Cortale, prodotto conosciuto ai più in Calabria, per le ottime caratteristiche organolettiche, con il sostegno di slow food avrà una visibilità nazionale e forse anche internazionale.

    La portavoce della comunità del presidio Rosanna Caglioti ha spiegato agli astanti che in realtà si tratta di ben 5 ecotipi che in questo territorio hanno trovato le migliori condizioni per esprimere tutto il potenziale qualitativo di questo prodotto e ha spiegato le tecniche tradizionali con le quali viene coltivato il prodotto.

    Infine Laura Boccuto e Giancarlo Rafele, rispettivamente collaboratrice e curatore regionale della guida Slow Wine,  hanno presentato alcuni produttori di vino  zibibbo secco, delineando un percorso che rafforzerà quella che rappresenta la più interessante novità del panorama vitivinicolo della Calabria (erano presenti Gianluca Prestia, Mario Romano e Rocco Mazza, e attraverso i loro vini anche le aziende Nicotera e Artese).

    Al termine degli interventi è stato possibile degustare il vino zibibbo prodotto dalle 5 cantine presenti ed è stato possibile visionare alcuni lavori in seta su un banchetto allestito dai produttori del pregiato filato qui a Cortale.

    Una ricca e variegata degustazione di prodotti tipici e diverse interpretazioni di piatti a base di fagioli realizzati mirabilmente dalla cuoca Tina Siniscalco che con i suoi piatti ha deliziato il folto pubblico presente e ha dimostrato come un prodotto povero possa essere valorizzato attraverso la fantasia e l’uso intelligente di materie prima straordinarie calabresi come le cipolle, l’olio extravergine di oliva e le patate.

    Una serata, dunque all’insegna della cultura enogastronomica e della letteratura, connubio che ad un primo impatto potrebbe sembrare strano ma che dimostra come la cultura del cibo sia in grado di creare relazioni sociali estremamente interessanti.

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