Festival d’autunno, bilancio positivo per la kermesse che segna il ritorno alla normalità foto

I numeri: 80 aziende coinvolte a vario titolo nella rassegna, 150 ospiti tra relatori e artisti per altrettanti posti letto, 200 pasti consumati, oltre 3mila spettatori

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    Sono stati i numeri a farla da padroni questa mattina alla conferenza stampa di chiusura del Festival d’autunno. L’edizione 2021, nelle parole del suo direttore artistico Antonietta Santacroce, ha potuto contare ben 80 aziende coinvolte a vario titolo nella rassegna, 150 ospiti tra relatori e artisti per altrettanti posti letto, 200 pasti consumati, oltre 3mila spettatori. Quello che si definisce un buon bilancio finale: «Possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo – ha affermato Santacroce -, quello di riportare la bellezza dell’arte nella vita di ognuno di noi. Oggi possiamo finalmente dire di poter tornare alla normalità a tutti gli effetti – ha detto riferita alle nuove normative che permetteranno una capienza di spettatori pari al 100% per le sale teatrali e i cinema -, e ci spiace che solo per qualche giorno non abbiamo potuto fare entrare il doppio degli spettatori, in base alle direttive governative» in vigore fino a ieri, con il 50% della capienza.

    Generico ottobre 2021

    A ripercorrere «in pillole», tutti i dieci giorni del Festival, densissimi di appuntamenti e spettacoli, è stato un filmato a cura di Roberta Monteverde: il Teatro Politeama, il chiostro del complesso monumentale San Giovanni, Villa Margherita, l’Oratorio del Carmine, piazza Prefettura, il Parco della biodiversità hanno ospitato i concerti di Peppe Servillo e Solis String quartet, di Patrizia Laquidara, Tosca, Matthew Lee e Irene Grandi, e alle produzioni del Festival con le realtà locali dalla serata dedicata a Ulisse, a quella dedicata ai cori, al tango e ai vincitori del talent Next Generation, riuscendo a coniugare l’arte e la musica con il potenziale turistico del territorio, argomentato durante le riflessioni pomeridiane e preserali.

    «Le limitazioni potevano far dubitare sulla presenza della gente che ha ancora paura di uscire di casa e invece si è dimostrato che quando si rispettano i protocolli e le normative con serietà, come è stato fatto con il Festival d’autunno, si possono fare le cose in sicurezza», è stato il commento di Marco Polimeni, presidente del Consiglio comunale.

    «Questi numeri mostrano come si sbagliava quel ministro a dire che “con la cultura non si mangia” – ha affermato il commissario straordinario della Camera di Commercio di Catanzaro, Daniele Rossi -. Ci sono indotti, economie dirette e indirette da tenere in considerazione con queste manifestazioni culturali. La Camera di commercio sarà sempre al fianco del Festival d’autunno, certi che il supporto a favore della comunità debba essere culturale ed economico».

    «Ci stiamo preoccupando della ripresa – ha aggiunto Bruno Calvetta, segretario generale dell’Ente camerale – , e questo Festival rappresenta proprio il risveglio dell’economia. Come Camera di commercio abbiamo anche il compito di promuovere l’arte, la cultura e lo spettacolo. Questo è un percorso che può e deve essere continuato».

    «E’ stato un grande settembre per Catanzaro – è intervenuta l’assessore al Turismo Alessandra Lobello -, ed è stato come sempre grazie a privati. Noi, come Comune, non possiamo che valorizzare questi prodotti. Il Festival quest’anno ha dato il meglio di sé ed è un successo che mi permetto di intestarmi». E’ stata lei infatti a voler più punti della città a fare da sfondo al Festival: «Ho provato sempre a valorizzare in questi anni gli scorci che abbiamo, la bellezza delle immagini che ci sono state proposte oggi sono la conferma che non c’è marketing territoriale migliore».

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