Raffaele Donato a Catanzaro: “Le lune di Icaro”

Il libro appare come una visione onirica e di poesia in poesia sembra proprio di viaggiare di mente in mente di sogno in sogno, nelle notti di Raffaele

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    “Le Lune di Icaro” di Raffaele Donato, che ha presentato il suo libro di poesie nei giorni scorsi a Catanzaro nella sala concerti di Palazzo De nobili, è una raccolta di emozioni in versi. L’autore, originario di Catanzaro, ma ormai toscano d’adozione, torna nella sua terra per raccontare il suo viaggio nel cuore, il suo, ma anche il cuore di chi, da un incontro fugace o da una relazione più duratura, ha ispirato i suoi versi.
    Pagine immerse nell’ispirazione poetica che non va mai sottovalutata e che lui stesso ha dedicato, come racconta al suo folto pubblico “al nonno Antonio che lo ha reso molto simile all’uomo di oggi, insegnandogli il rispetto per gli altri e l’amore per il bello”.

    “Le Lune di Icaro” con il loro blu di copertina, per Porto seguro edizione, appaiono come una visione onirica e di poesia in poesia sembra proprio di viaggiare di mente in mente, di sogno in sogno, nelle notti, serene, insonni, spesso tormentate, di Raffaele che sceglie Icaro come alter ego. Un Icaro in lotta, sì, in conflitto come il personaggio mitologico, ma che pur avvicinandosi pericolosamente agli astri non perde entrambe le ali. Un messaggio di speranza che l’autore ha reso nei testi, ma anche attraverso una bellissima opera d’arte che si accompagna al libro, realizzata da Luca Gnizio, eco-social designer, famoso per i suoi lavori ottenuti con materiale di scarto, che pensa ad Icaro dalle tinte blu e l’intensità di un messaggio poetico diffuso, ma dirompente nelle poche copie realizzate dall’artista e di cui il poeta ha deciso di omaggiare l’amministrazione comunale.
    Ad ogni poesia, inoltre, l’autore ha anche associato uno scatto del noto fotografo Luca Brunetti, famoso per le sue foto a grandi volti come Madonna, ma che per quest’opera ha realizzato scatti più introspettivi e paesaggistici.

    Chirurgo dell’anima, Donato ha vinto premi di poesia internazionale e nell’opera è proprio il tema della bellezza a diventare carburante che muove tutto. Il mondo viene giudicato, maledetto e disprezzato per la sua incapacità a riconoscerne il valore; e, se il bisogno nostalgico di generica bellezza può apparire tema prevedibile dell’intero progetto, tuttavia, in questo caso, convince l’accorata genuinità dell’intento poetico: un bisogno estremo di entrare “dentro” la coralità dei beati che, nel mito della bellezza, condividono i migliori sentimenti del vivere umano.
    C’è, in questo, un costante riferimento a un Dio, che è Cristiano per sottesa cultura e volontà dell’autore, ma che non confligge con un protagonista rivolto alle divinità dell’Olimpo. Il Dio del poeta è un dio che abita la natura e che spesso è colpevole di ingiustificata assenza.

    Donato con una lettrice mentre firma una copia del libro
    Raffaele Donato

    Biografia

    Raffaele Donato è nato in Calabria, ma oggi vive in Toscana.
    Si definisce uomo ironico e “chirurgo della propria anima”.
    Dopo gli studi Universitari a Pisa e una Laurea in Scienze Politiche con indirizzo Giuridico Internazionale, si occupa infine di comunicazione. In questo campo lavora per aziende quotate in borsa, in molti settori dalla moda, della farmaceutica, dell’illuminazione a LED e della IT. Perfeziona le sue “professional skills” in ambito comunicativo con svariati corsi e specifica formazione in Bocconi a Milano.
    In età giovanile vincitore di premi di poesia nazionali e internazionali, ritorna oggi a proporre le sue opere, dopo un lungo periodo di assenza, dovuto non tanto o non solo agli impegni professionali, quanto piuttosto ad una forma di inconscio pudore ad esternare una materia interiore, la cui espressione poetica non ha mai avuto interruzione di sorta.
    Sue opere recenti sono state scelte per l’inserimento in alcune collane di prossima edizione.

    Tra queste:

    • Nel 2020 inserito con una menzione di merito tra gli autori della Raccolta Antologica della XII edizione del Premio “Parole in fuga”, Premio Internazionale. Con giuria presieduta da Hafez Haidar (docente, scrittore e traduttore libanese naturalizzato italiano. Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, candidato al Premio Nobel per la pace nel 2017), con la Poesia “Madre stanca”.
    • Nel 2021, nell’ambito della VII edizione del Premio Salvatore Quasimodo, è segnalato per la Raccolta Antologica annuale con l’opera “Siamo corsi d’acqua”.
    • Ancora nel 2021, per la XVII edizione del premio “Tra un fiore colto e l’altro donato – Poesie d’amore” è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con la poesia “Ascoltami”
    • Sempre nel 2021, nell’ambito della XXII edizione del premio “Habere Artem”, è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con l‘opera “Dimmi”.
    • 2021: XIII edizione del Premio Internazionale “Il Federiciano” è inserito tra gli autori della Raccolta Antologica annuale con la poesia “Furtive”

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