Usura, estorsione e violenza contro un imprenditore, Porcaro in manette

La DDA di Catanzaro stringe il cerchio attorno al presunto reggente della cosca Lanzino

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    Usura ed estorsione. Ai danni di un imprenditore cosentino che, dopo aver subito per anni ogni tipo di sopruso, alla fine ha detto basta. Ha oltrepassato la barricata e svelato tutti i retroscena di una vicenda da incubo fatta di minacce e ricatti, violenze e abusi. Che, alla fine, ne avrebbe messo in pericolo la stessa vita. Tanto che i magistrati della Dda di Catanzaro, che ne avevano raccolto le dirompenti dichiarazioni, non hanno perso tempo e, provvedimento di fermo alle mani, spedito i carabinieri ad arrestare quattro persone. In calce, la firma del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, e del sostituto procuratore antimafia, Pierpaolo Bruni, che hanno seguito personalmente tutte le fasi del blitz scattato oggi lungo le strade di Cosenza.

    A far scattare le manette intorno ai polsi di Roberto Porcaro, ritenuto il reggente della cosca Lanzino, e dei suoi tre presunti complici, tra cui due imprenditori in odor di mafia, sono stati i carabinieri della Compagnia di Rende, che, su imput dei magistrati, non gli hanno lasciato scampo. Ne hanno seguito ogni mossa per tutto il giorno, aspettando il momento giusto per entrare in azione. Quindi, il blitz che, uno dopo l’altro, ha portato in cella tutti e quattro gli uomini che, a detta della vittima, lo avevano ormai messo in ginocchio, con la richiesta di interessi da capogiro rispetto a quel denaro che gli avrebbero prestato nei momenti di difficoltà economica. Quindi, giù con minacce e violenze, in un caso appropriandosi anche di alcune armi che l’imprenditore possedeva in casa regolarmente. Da qui anche le accuse di detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo e ricettazione con l’aggravante mafiosa ipotizzate a carico dei quattro uomini finiti in manette dal sostituto procuratore antimafia, Pierpaolo Bruni, il cui provvedimento di fermo dovrà adesso trovare l’avallo del gip distrettuale, chiamato a convalidarlo e a decidere l’eventuale misura cautelare da applicare a carico di ciascun indagato. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta domani alla Procura Distrettuale di Catanzaro alle ore 11.

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