Guardia finanza: ricordata figura generale Olivo

Definito un grande eroe

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    Alla vigilia della ricorrenza della Prima guerra mondiale, sono state ricordate a Catanzaro la vita e le opere del generale della Guardia di finanza Domenico Olivo. Il convegno – è scritto in un comunicato – ha offerto spunti di interesse per avere alimentato la “memoria” ma anche per avere messo in rilievo il legame tra la figura dell’alto ufficiale calabrese, scomparso nel 1947, che con il grado di maggiore comandò il XVIII battaglione mobilitato, partecipando alla grande guerra dall’aprile del 1916 al maggio del 1917, e il territorio di Magisano, dove nacque il 7 febbraio 1869″. I lavori sono stati aperti dal generale di divisione dell’esercito. A porgere i saluti della guardia di finanza è stato il generale di brigata Gianluigi Miglioli, comandante regionale Calabria, che ha rivolto un ringraziamento all’associazione culturale “Calabria in armi per la patria”, ai responsabili del museo storico militare e a tutte le persone intervenute mettendo in rilievo che “l’esempio di uomini come il generale Olivo ‘serve a rafforzare il rispetto delle regole e della legalità'”. A ripercorrere, in modo approfondito, la figura del generale Olivo è stato il colonnello Marcello Pagnozzi, già capo ufficio storico del Comando generale della Guardia di finanza che, arricchendo il suo intervento, con materiale documentale e storico-militare, ha in particolare ricordato, ricostruendone puntualmente la carriera militare, che la partecipazione all’evento bellico valse al generale il riconoscimento delle campagne di guerra 1916 e 1917, la concessione di tre encomi al merito di guerra, della croce al merito di guerra, della croce di guerra al valor militare per un’azione del 19 giugno 1916, nonché della medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca. Padre Carlo Fotino, che da ragazzo conobbe il generale Olivo, quando soggiornava a San Pietro Magisano, ha ricordato l’ufficiale in quanto storiografo, avendo raccolto e recuperato gli scritti, tra cui “briciole di storia inedita”, e i manoscritti del finanziere scomparso. Salvatore Tozzo, infine, ha mostrato immagini fotografiche dei ruderi medievali dell’antica città di Taverna vecchia, di Peseca e del santuario della Madonna della Luce di San Pietro in Magisano, attirando l’attenzione della platea sulla passione del gen. Olivo anche per gli studi del territorio calabrese ed, in particolare, per la ricostruzione di alcuni siti d’interesse architettonico. Il comandante provinciale della guardia di finanza di Catanzaro, generale Antonio de Nisi, ha curato la conclusione dei lavori, ricordando che “l’uomo che ‘fa storia’ e che la ‘consegna ai posteri’ è un uomo generoso. Infatti l’uomo che consapevolmente ‘fa storia’ sviluppa una capacità di previsione per il futuro, non restringe la visione del futuro alla sua propria vita, ma considera anche quella di chi lo circonda”.

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