Sei centesimi di debito con Equitalia, fermo amministrativo dell’auto per 7 anni

Brutta disavventura per un uomo di Montalto Uffugo

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    Per sei centesimi mi avevano applicato il fermo amministrativo all’auto. Ma io non lo sapevo». A dirlo all’Agi, documenti alla mano, Fabio Ferraro, 39 anni, operaio di Montalto Uffugo (CS), la cui vettura era sotto fermo amministrativo da sette anni. Un fermo solo formale, perchè in realtà la macchina era nella piena disponibilità del proprietario, che era all’oscuro di tutto. Tanto che la vicenda è stata scoperta dall’interessato solo quando ha deciso di vendere il mezzo.

    «Ho fatto una cattiva figura con il mio amico concessionario – racconta – quando gli ho consegnato la macchina. Subito mi ha detto che era in fermo amministrativo. Ma a me nessuno lo aveva mai comunicato. E così – racconta l’uomo – sono subito andato agli uffici di Equitalia. E ho chiesto spiegazioni». Ferraro ha scoperto quindi che da quasi sette anni viaggiava con un’auto “bloccata”.

    «Gli impiegati – racconta – si guardavano tra di loro e guardavano lo schermo del computer. Io pensavo tra me e me di dover pagare chissà quale cifra mostruosa. Sudavo. Poi, ridendo, mi hanno fatto vedere che dovevo versare solo sei centesimi. In contanti!. E così ho fatto – dice l’uomo mostrando la ricevuta- Ma ancora non so da dove si sia originato il debito. Se mi fosse capitato un incidente mentre guidavo l’auto bloccata, che guai avrei passato?». Ferraro dovrà di nuovo immatricolare la vettura prima di venderla. «Mi toccherà spendere altri 100 euro per la reimmatricolazione», dice sconfortato. Intanto si è rivolto anche al “Movimento protesta fiscale a oltranza” per pubblicizzare quanto gli è accaduto

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