Scajola: sette ore di interrogatorio a Regina Coeli

L'interrogatorio è stato secretato

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    E’ durato  sette ore l’interrogatorio nel carcere di Regina Coeli dell’ex ministro Claudio Scajola, arrestato nell’ambito dell’indagine della Procura di Reggio Calabria con l’accusa di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena. All’uscita dal carcere né il sostituto Francesco Curcio né il pm Giuseppe Lombardo hanno rilasciato dichiarazioni limitandosi a dire che Scajola ha risposto alle contestazioni che gli sono state addebitate.L’interrogatorio è stato secreto. Come spiegato  da uno dei suoi avvocati,Giorgio Perroni, uscendo dal carcere di Regina Coeli. “E’ stato un interrogatorio lungo e articolato – ha aggiunto – e Scajola ha risposto a tutte le domande, fornendo spiegazioni a tutti i
    fatti che gli sono stati addebitati”. “E’ stato un interrogatorio molto sereno e voglio ringraziare i magistrati che hanno messo il mio assistito in condizioni di poter fornire tutte le spiegazioni”. Sia Perroni sia l’altro avvocato dell’ex ministro, Elisabetta Busuito, non hanno risposto a chi gli chiedeva se nel corso dell’interrogatorio sono state fatte nuove contestazioni all’ex ministro limitandosi a ribadire di essere “soddisfatti” di come è andato il confronto con i magistrati. “Scajola ci teneva a chiarire e spiegare tutti i fatti – ha detto Busuito – aspettava con ansia di poterlo fare e ci è riuscito anche grazie ai pm che ci hanno consentito di svolgere l’interrogatorio in un clima sereno”. L’ex ministro ha affrontato le sette ore di interrogatorio senza appunti e ai suoi legali è apparso “sereno e tranquillo”.
     

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