Decreto legislativo impatto ambientale: la Regione si rivolge alla Consulta

Secondo la Giunta regionale si percepisce una violazione del principio di leale collaborazione tra Regioni e Stato previsto dalla Costituzione 

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    La Giunta regionale, presieduta dal Presidente Mario Oliverio, con l’assistenza del Segretario generale Ennio Apicella, si è riunita oggi pomeriggio nella sede della Cittadella a Catanzaro.

    Su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Antonella Rizzo, è stata approvata la proposizione di ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti del Decreto Legislativo 16 giugno 2017, n. 104, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati soggetti pubblici e privati, in cui sono state apportate delle modifiche sostanziali sia all’attuale disciplina dei procedimenti di verifica di assoggettabilità a VIA, sia a quelli di Valutazione Impatto Ambientali, avviati dal 16 maggio 2017.

    Secondo la Giunta regionale, da una disamina del Decreto in esame, si percepisce una violazione del principio di leale collaborazione tra Regioni e Stato, con un’evidente restrizione imposta dal Governo nei confronti delle Regioni, su materie, anche, di loro comptetenza. In particolare, le Regioni avevano espresso una posizione decisamente divergente rispetto al contenuto del suddetto Decreto, considerato che parte della tematica da esso disciplinata rientra nell’ambito di materie oggetto di potestà legislativa regionale, così come sancito dalla Costituzione.

    Dunque, la Giunta regionale propone ricorso alla Corte Costituzionale in quanto ritiene il decreto in questione costituzionalmente illeggittimo, nella parte in cui non prevede un adeguato coinvolgimento delle Regioni, incidendo così in maniera evidente sulla pianificazione regionale e condizionando nell’individuazione delle scelte da adottare e dei connessi obiettivi da perseguire.

    Su proposta del Presidente Oliverio è stato richiesto al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale dovuta alla siccità che ha causato finora ingenti danni al settore agricolo calabrese. Si tratta della seconda richiesta di calamità naturale dovuta alla siccità (la prima era stata formalizzata il 25 luglio scorso e comprendeva il periodo dall’1 luglio 2017 al 25 luglio 2017). La nuova richiesta di riconoscimento, approvata oggi, riguarda il periodo che intercorre dal 26 luglio 2017 a oggi).

    Sempre su proposta del Presidente Oliverio è stato richiesto al Governo il riconsocimento di stato di calamità naturale dovuto agli incendi. In questo caso si tratta della terza richiesta fatta dalla Giunta al Governo, per il periodo tra il 10 agosto 2017 a oggi (la prima era stata formalizzata il 25 luglio scorso, la seconda lo scorso 10 agosto).

    Su proposta del Presidente Oliverio sono state autorizzate le costituzioni di parte civili nei procedimenti penali a carico di Ernesto Ferrazzo e Domenico Nicolò, autori di reati ambientali e in particolare di distruzione di boschi in assenza di autorizzazione.

    Infine, su proposta dell’Assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Francesco Russo, è stato approvato lo schema di accordo di programma per la realizzazione del progetto per la realizzazione del progetto “Inclusione sociale, ambiente e valorizzazione delle risorse boschive delle aree interne della Sila Greca

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