Il ministro Minniti ‘promuove’ Lamezia a sede del gruppo Carabinieri

Il numero uno del Viminale oggi nella città della Piana. Gratteri: sicurezza nella zona migliorata nell'ultimo anno 

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    Di Gianluca Gambardella 

    Non nello stesso anno, ma per i 50 anni dalla fondazione Lamezia Terme diventa sede del Gruppo Carabinieri, una “promozione” condivisa nella stessa giornata con Gioia Tauro (la terza sede calabriese, già presente in precedenza, è quella di Locri) che comporterà un maggior numero di personale ed anche una nuova guida: il tenente colonnello del Gruppo è Massimo Ribaudo, mentre resta a capo della compagnia il capitano Pietro Tribuzio.

    L’elevazione da compagnia a gruppo per i vertici della benemerita è sintomo di lotta alla criminalità, presenza costante delle forze dell’ordine, e lo fa presente anche il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, che ha aperto le sue visite calabresi questa mattina proprio da Lamezia.

    Per l’esponente del Governo Gentiloni c’è «impegno e collaborazione per la sicurezza interna e contro il terrorismo», salutando l’apertura della nuova compagnia (che coincide anche con la consegna ufficiale della nuova caserma di via Marconi, a 10 anni dall’avvio dei lavori) come «una belllissima struttura, Lamezia viene elevata a gruppo per darle un futuro diverso, per dalla Calabria passa anche quello dell’Italia».

    Minniti parla anche di «programmazione di normalizzazione», lanciando come sintesi della giornata quella che «l’impegno di sconfiggere la mafia possa passare da principio assoluto ad obiettivo, per quanto impegnativo e duro. Attraverso questa cerimonia Lamezia e la Calabria saranno più sicure. Quello di oggi è il risultato del successo, dell’impegno, della passione delle donne e degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che hanno consentito di rendere l’Italia più forte e più solida».

    Dopo il discorso ufficiale, davanti alle autorità civili e militari, il prima alza bandiera, il taglio del nastro, il rinfresco utile anche a momenti di “confronto”. Il Ministro così ha potuto “de visu” avere aggiornamenti da Giovanni Bombardieri (Procuratore aggiunto a Catanzaro), Nicola Gratteri (Procuratore di Catanzaro), Amalia Di Ruocco (Questore di Catanzaro), Luisa Latella (Prefetto di Catanzaro), Salvatore Curcio (Procuratore di Lamezia Terme), oltre che sull’ambito politico ed istituzionale confrontarsi anche con i sindaci del lametino e gli esponenti del Pd presenti (come il presidente della Regione, Mario Oliverio, ed il suo vice, Antonio Viscomi).

    Nessuna dichiarazione però per la stampa, cui invece ha risposto il Procuratore Gratteri sottolineando come «la sicurezza nel territorio di competenza di Catanzaro è aumentata da almeno un anno, tempo in cui abbiamo arrestato quasi 200 persone insieme all’impegno di tutte le forze dell’ordine. E’ una giornata importante perché l’istituzione di un gruppo non è solo una sigla, ma concretamente vede l’arrivo di più uomini e maggiore qualità nel lavoro. Un ringraziamento va all’arma dei Carabinieri perché ha dimostrato ancora una volta attenzione per questo territorio, siamo molto contenti per questo risultato».

    La situazione a Catanzaro poi potrebbe a breve ulteriori aggiornamenti: «a novembre arriveranno 6 nuovi pubblici ministeri, speriamo che nel frattempo il csm nomini il nuovo procuratore aggiunto, aspetto per cui già lunedì dovrebbe esserci la prima discussione in quinta commissione per decidere chi ricoprirà tale ruolo».

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