Ingoia cucchiaio di legno, 42enne salvato al Pugliese

Lo aveva usato per spingere un pezzo di pane e formaggio che gli era rimasto nell'esofago. 

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    Esperienza terribile con lieto fine per un uomo di 42 anni di Davoli che ha rischiato la vita per un “boccone amaro”. La notte tra sabato e domenica il 42enne stava cenando nella sua abitazione quando si è accorto che un boccone gli era rimasto nell’esofago. A quel punto, in preda al panico, ha pensato di prendere un cucchiaio di legno per spingere il boccone nello stomaco. Risultato? Impresa riuscita a metà: oltre al suo prelibato pane e formaggio è finito nello stomaco anche il cucchiaio di legno. Corsa all’ospedale di Soverato e poi il trasferimento immediato al Pugliese dove è stato operato d’urgenza dall’equipe medica costituita dalla dottoressa Teresa D’Amico gastroenterologa e dal dottor Pietro Maglio anestesista rianimatore e dall’equipe infermieristica costituita da Concetta Gandolfo, Luana De Nardo e Nicola Anoia. “I rischi – ci spiega il dottor Maglio intervistato da catanzaroinforma.it per il paziente erano duplici: c’era la possibilità che il manico di legno nella sua estremità appuntita lacerasse l’esofago durante le manovre di estrazione e per il rischio di ab-ingestis dovuta alla presenza di cibo nello stomaco. Per evitare questi rischi il paziente è stato addormentato ed intubato per via oro-tracheale per proteggere le vie aeree e garantire il comfort e le funzioni vitali durante l’intervento avvenuto in endoscopia, è stata a poi l’abilità della dottoressa D’Amico a fare il resto. Il corpo estraneo- raccontano i medici – è stato infatti rimosso senza provocare danno alcuno. Il paziente è stato risvegliato ed affidato alle Cure della OBI di pronto soccorso”.

    Gianluigi Mardente 

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