‘Ndrangheta, omicidio Canale: si pente uno dei killer

Si è pentito Nicola Figliuzzi, uno degli esecutori materiali dell'omicidio di Giuseppe Canale, avvenuto nel 2011 nella frazione "Gallico" di Reggio Calabria


Nicola Figliuzzi, uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Giuseppe Canale, avvenuto nel 2011 nella frazione “Gallico” di Reggio Calabria, per il quale stamattina i carabinieri del Comando provinciale reggino e di quello di Vibo Valentia hanno arrestato tre persone, Antonino Crupi, di 35 anni, Giuseppe Germanò, di 48, e Diego Zappia, di 33, si è pentito.

Sono state proprio le dichiarazioni rese alla Dda di Reggio Calabria da Figliuzzi, insieme a quelle di altri collaboratori di giustizia, a consentire ai carabinieri di mettere in atto stamattina la seconda “tranche” di arresti in relazione all’omicidio di Giuseppe Canale dopo quelli eseguiti nello scorso mese di novembre, uno dei quali aveva riguardato lo stesso Figliuzzi.

Gli arresti di stamattina sono stati fatti dai carabinieri in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip distrettuale di Reggio Calabria, Antonino Foti, su richiesta del Procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo, e del sostituto Sara Amerio. Dalle indagini, in particolare, è emerso che Giuseppe Canale fu ucciso perché diventato personaggio scomodo all’interno del gruppo di ‘ndrangheta facente capo ad Antonino Crupi e Domenico Marcianò perché ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Domenico Chirico, suocero di Crupi, risalente al 20 settembre del 2010.

Uno dei tre arrestati di stamattina, Giuseppe Germanò, secondo quanto riferito dai carabinieri, avrebbe messo a disposizione il locale del proprio negozio di ortofrutta a “Gallico” di Reggio Calabria per le riunioni nel corso delle quali sarebbero state definite le modalità organizzative dell’assassinio di Giuseppe Canale, prendendo parte in prima persona alla programmazione dell’omicidio.