Catanzaro, viale Isonzo: ‘Nessuna condotta omissiva da parte Aterp’

Il commissario dell' Aterp Ambrogio Mascherpa: 'Chiesta l' attivazione delle procedure per lo sgombero degli occupanti abusivi' Viale Isonzo: numeri, cose mai fatte e responsabilità  scaricate


“Dispiace, dopo un’importante collaborazione che ha riacceso, da due anni, i riflettori su un quartiere, da tempo, abbandonato leggere accuse e rilievi in ordine alla condizione generale degli insediamenti di Viale Isonzo rivolte ad Aterp Calabria“. E’ quanto dichiara in una nota Ambrogio Mascherpa commissario dell’Aterp Calabria.

“E’ opportuno, quindi – scrive Mascherpa – evidenziare che la condizione di Viale Isonzo, storicamente, non può, in nessun caso, essere riconducibile non solo ad Aterp Calabria, Ente costituitosi solo due anni fa e neanche al disciolto ente provinciale che ha “subito” le scelte di altri di lasciare che modernissimi ed avanzati insediamenti di edilizia residenziale pubblica si trasformasero in quartieri ghetto e dormitorio dove, per anni, ha dominato la criminalità organizzata che, spesso indisturbata, ha potuto svolgere attività illecite e omissivamente tollerate”.

“Ci si aspetterebbe – aggiunge – maggiore cautela da alcuni “mondi” della vita cittadina che puntano il dito troppo frettolosamente senza guardare la polvere nascosta sotto lo zerbino di responsabilità troppo evidenti per essere, con leggerezza discutibile, rimosse.

Allo stesso modo si invocano interventi, anche emergenziali, che, apparentemente, potrebbero risolvere condizioni difficili se non fosse che le azioni e gli interventi richiesti ad Aterp Calabria, con impiego di cospicue risorse economiche, già in passato, effettuati non hanno risolto per nulla l’emergenza considerato che, a seguito della tempestiva effettuazione di interventi urgenti, si sono ripetuti, a distanza  di poche ore, vandalismi e danneggiamenti sugli immobili stessi senza che i responsabili siano stati perseguiti.

Il commissario spiega anche come l’Aterp sia disposto “ad azioni  che possano  impedire l’utilizzo illegale dei nostri alloggi a condizione che vi sia uno stringente controllo del territorio visto che quanto avvenuto in un passato non troppo lontano, non incoraggia l’ottimismo”.

Sulle competenze Mascherpa ricorda che “nei giorni scorsi abbiamo interloquito positivamente con i consiglieri comunali dell’opposizione ed incontrato il Sindaco ed alcuni componenti della Giunta comunale e le attività per le quali ci siamo impegnati sono ormai avviate alla conclusione e consentiranno la positiva gestione, d’intesa con il Comune di Catanzaro, di alcune procedure legate alla condizione dei sottoservizi, della viabilità e della sistemazione delle aree di pertinenza su Viale Isonzo”.

“Tutto – sottolinea il commissario – sarà stato vano se non avranno il via gli interventi che riguardano la videosorveglianza e quelli della complessiva riqualificazione di tutta l’area sud della Città, a cominciare da Viale Isonzo; Aterp Calabria ha già previsto interventi di circa 10 milioni di euro, che devono essere erogati dalla Regione Calabria, su Viale Isonzo ricordando, a quanti lo hanno dimenticato, che abbiamo già investito 3,5 milioni di euro per consentire la riqualificazione di quegli alloggi, che sono 54, consegnati, con  grandi sacrifici e sofferenza, agli aventi diritto ad esito delle attività portate positivamente a compimento con il Protocollo apposito”.

Mascherpa, poi, sottolinea come l’Aterp abbia “difeso, non da soli, con intransigenza, un principio di legalità e trasparenza, che intendiamo perseguire con determinazione ulteriore ed è per questo che abbiamo chiesto l’attivazione, nei giorni scorsi, delle procedure previste dalle legge n. 132/2018 (Decreto Salvini sulla sicurezza) perché alloggi ancora occupati abusivamente siano sgomberati e consegnati ai legittimi assegnatari che, da troppo tempo, attendono un diritto che non può essere soddisfatto a causa di comportamenti che direttamente lo annullano.

“Restiamo sempre disponibili – conclude Mascherpa – a qualsiasi concertazione, condizione che riteniamo irrinunciabile, che consenta il rispetto della legge ed anche, e non certo per ultima, la stessa difesa dell’incolumità degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine esposti in prima linea a difesa della legge e della presenza dello Stato in tutto il territorio ma non siamo  più disposti ad essere considerati inerti, omissivi e, sostanzialmente, corresponsabili di attività illegali quando il loro verificarsi non è riconducibile a  nostre responsabilità”.