Sequestrata una tonnellata di cocaina in porto Gioia

Operazione Cc Reggio Calabria e Ros insieme a Gdf

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    I Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros, insieme alla Guardia di finanza, hanno sequestrato oltre una tonnellata di cocaina nel porto di Gioia Tauro. La droga era nascosta in 144 imballi in un container refrigerato adibito al trasporto di banane. Il container, proveniente dal Sud America, era destinato, secondo quanto é risultato dai documenti di spedizione, in Germania. La cocaina, una volta tagliata, avrebbe fruttato un introito di 250 milioni di euro.

    L’operazione dei Carabinieri é stata condotta con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e il concorso operativo di funzionari Europol ed è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti. “L’attività investigativa – é detto in una nota stampa dei carabinieri – é frutto, da un lato, delle risultanze della cooperazione internazionale di polizia assicurata dalle componenti dell’Arma, grazie al supporto della Direzione centrale per i Servizi Antidroga ed Europol. E, dall’altro, di una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali sull’intero carico trasportato dalla portacontainer approdata nel porto di Gioia Tauro a seguito del quale è stato selezionato un ristretto numero di box per i quali veniva riconosciuto un possibile rischio di contaminazione”. L’ingente quantitativo di droga é stato scoperto sulla base di una scansione radiogena eseguita mediante le sofisticate attrezzature in dotazione all’Agenzia delle Dogane. “L’attività, di cui è stata data tempestiva comunicazione alla Dda di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri – prosegue il comunicato – è stata propiziata dalla collaborazione, anche internazionale, tra le forze in campo nel contrasto al narcotraffico, come testimoniato dalla presenza dell’Agenzia europea di Polizia, che ha confermato la centralità della piana e del porto di Gioia Tauro come nodo di transito prioritario per i grandi traffici di cocaina, in linea con gli esiti di pregresse indagini condotte dai carabinieri su sodalizi di matrice ‘ndranghetistica sistematicamente attivi nel traffico internazionale di cocaina. Ad analoghe ed univoche conferme riguardo l’operatività delle principali cosche di ‘ndrangheta che operano nella Piana di Gioia Tauro depongono poi gli esiti di importanti attività antidroga concluse in tempi recenti dal Goa della Guardia di finanza, come le operazioni Puerto liberado, Rio de Janeiro, Puerto connection, Vulcano e Balboa”. Si é rivelato fondamentale, infine, il ruolo del sistema di controllo preventivo e di analisi del rischio svolto dalle forze presenti nel porto di Gioia Tauro, “che rimane strategico – riferiscono ancora i carabinieri – nelle rotte dello stupefacente. Sistema che ha consentito alla Guardia di finanza ed all’Agenzia delle dogane di sequestrare, solo nell’ultimo anno, oltre due tonnellate e mezzo di cocaina”.

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