Coronavirus, Santelli a Cartabianca su Raitre: la “cura” rischia di ammazzare la Sanità in Calabria

La presidente della Regione ha parlato dell'esodo dei calabresi del Nord dopo la pubblicazione del decreto: "Sono più di quelli censiti"

Emergenza Coronavirus Calabria, tutti a casa, nessuno può uscire se non in maniera responsabile e proprio in virtù della precaria situazione della Sanità calabrese, la presidente della Regione Jole Santelli è intervenuta a #Cartabianca, il programma di Rai3 condotta da Bianca Berlinguer. “La Calabria – ha detto Jole Santelli – è una regione commissariata da 10 anni e alla fine la cura invece di curare il paziente rischia di aver ammazzato la Sanità in Calabria. Bisogna dire che noi avremmo delle grandi difficoltà a gestire una emergenza”.

La presidente torna a parlare del ritorno in Calabria dei numerosi conterranei residenti nelle regioni del Nord, fino a domenica zona rossa, dopo il decreto restrittivo del presidente del consiglio Giuseppe Conte, ieri esteso a tutt’Italia. “Era facilmente prevedibile – ha aggiunto – che dopo la bozza pubblicata del decreto che noi potessimo avere un esodo verso la nostra terra, quindi è normale che io abbia avuto una crisi di nervi. Da domenica le persone registrate che oggi sono in quarantena, sono 4mila ma possiamo considerare un numero almeno triplicato“.

Da quando c’è stata l’istituzione della zona rossa in tutta italia la Santelli, però, “ha visto il cambio dell’atteggiamento. Quello che temo, tuttavia, è la non coerenza delle norme: se noi diciamo di stare a casa e contemporaneamente diciamo di andare a lavorare mandiamo un doppio messaggio e, inoltre, vorrei che non ci fossero due Italie”.

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