Forze dell’ordine all’Annunziata, risuona l’Inno di Mameli: l’omaggio agli operatori sanitari

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    Da settimane sono in prima linea senza tregua con i volti segnati. Ogni giorno vanno al lavoro, con coraggio perché combattono una “guerra”. Ma è a loro che si aggrappa la speranza del presente. Sono i medici, gli infermieri, gli operatori sociosanitari che lavorano negli ospedali per far fronte all’emergenza Coronavirus.

    Ed è proprio a loro che questa mattina le forze dell’ordine della provincia hanno voluto rendere un emozionante omaggio. Le auto di carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani, polizia penitenziaria e polizia provinciale si sono schierate davanti l’ingresso del nosocomio cosentino. E all’ordine di saluto il suono delle sirene ha rotto il silenzio della città.  Tutti, forze dell’ordine e personale medico, si sono messi sull’attenti per ascoltare le note dell’inno nazionale in un momento di grande emozione.

    Pochi minuti ma intensi. Tutte le forze dell’ordine hanno deciso di ringraziare il lavoro quotidiano di chi sta affrontando lunghissimi e pesanti turni di lavoro col rischio di rimanere anche contagiati. Alla fine dell’inno c’è stato un applauso e poi tutti di nuovo al lavoro. Chi a seguire i malati, chi sulle strade per cercare di far rispettare il decreto “Io resto a casa” ed evitare che vi siano altri ulteriori contagi. All’omaggio hanno partecipato anche il prefetto di Cosenza Cinzia Guercio, il questore Giovanna Petrocca e il comandante provinciale dei carabinieri Piero Sutera. “Lo stato c’è ma voi avete soprattutto il sostegno della popolazione”. Ha dichiarato il prefetto.

    Un modo per dire grazie a tutti i sanitari che si stanno prodigando anche a rischio della loro vita per far fronte a questa emergenza a cui va il plauso

    Foto di Francesco Greco

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