Prima che intervengano forconi e sfascismi!

Il Manifesto del Professor Gattuso non necessita di alcun commento: necessario firmare e sostenere civilmente una sacrosanta richiesta che non può essere lasciata ai populismi.

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    Per i politici e dirigenti italiani è arrivato il momento di ridimensionare stipendi ed assegni aggiuntivi. Mentre milioni di persone fanno i salti mortali per ottenere 600 euro mensili, mentre altri milioni non hanno accesso neanche a questi 600 euro, i politici e dirigenti godono di stipendi favolosi, assegni aggiuntivi e benefits per parecchie migliaia di euro mensili. Chiediamo un Decreto Legge immediato affinché politici e dirigenti, che ricoprono cariche elettive o amministrative in tutta l’Italia, rinuncino a metà dello stipendio e all’intero ammontare degli  assegni aggiuntivi a favore un FONDO SOLIDALE che sia di sostegno alla popolazione più debole in questo momento drammatico.

    Gentile Presidente Conte,

    Con la crisi determinata dal Coronavirus la diseguaglianza sociale in Italia si sta esasperando. Ai disperati che già soffrivano la fame e l’emarginazione sociale, si vanno aggiungendo tanti che hanno perso o stanno perdendo il proprio lavoro. Di contro, una minoranza della popolazione detiene una ricchezza stratosferica, superiore a quella di tutto il resto della comunità. Serve oggi, più che mai, un segnale di discontinuità nelle politiche sociali e di forte solidarietà.

    La politica non può rimanere in una torre d’avorio distante dai cittadini; è vitale, anche ai fini della tenuta sociale dello Stato, che essa dia corso a gesti concreti a favore dei più deboli. Prima che sia troppo tardi, prima che la disperazione si trasformi in rivolta.

    I compensi ed i privilegi dei nostri politici sono tra i più alti del mondo, al punto che non di rado si persegue la carriera politica come mestiere redditizio. Negli ultimi anni il potere di acquisto degli italiani è crollato, mentre i privilegi dei politici sono rimasti immutati e non di rado gli stipendi e i vitalizi sono lievitati. La Politica è una Missione a servizio della comunità, non può essere vista come finalizzata all’interesse privato individuale.  Mai come adesso è necessario che i politici diano un segno tangibile di amore verso il Paese, dimostrando di essere pronti a far fronte alle ristrettezze economiche che attanagliano una parte consistente di famiglie in estremo stato di povertà e tante altre che vedono peggiorare la loro condizione  in questo periodo di emergenza e di blocco lavorativo. Tutto ciò premesso,

                                                           CHIEDIAMO

    ai rappresentanti politici, dalle più alte cariche dello Stato fino agli eletti nei consessi locali, ai segretari e ai dirigenti di partito, ai dirigenti sindacali, ai manager e vertici di amministrazioni ed enti pubblici, di rinunciare a metà dello stipendio nonché all’intero ammontare degli emolumenti aggiuntivi a favore di  un Fondo Solidale creato ad hoc per sostenere i cittadini che versano in maggiori difficoltà.

    Così facendo, verrebbe mandato al Paese un segnale di sostegno simbolico, ma anche di rilevante valore economico. Lo hanno già fatto a titolo volontaristico personalità del mondo sociale, della cultura, dell’impresa, con donazioni destinate all’acquisto di materiale di cura o a supporto di presidi sanitari e Protezione Civile.

    Ogni euro versato su questo Fondo Solidale sarà un euro in più per i cittadini che adesso non possono lavorare o che hanno perso il lavoro. Si tratta di una piccola ridistribuzione dalle tasse degli italiani onesti a favore dei più deboli.

    Clicca qua per andare a firmare!

    PRIMI PROMOTORI DELLA PETIZIONE

    Domenico Gattuso, docente universitario

    Ingrid Carbone, pianista e docente universitario

    Aljosa Volcic, docente universitario

    Francesco Costantino, ingegnere

    Marina Neri, avvocato

    Antonio Galletta, ingegnere

    Caterina Amodeo, pensionata

    Carmelo Giuseppe Nucera, pensionato

    Giorgio De Benedetto, ingegnere

    Mirko Pisa, odontoiatra

    Francesco Surace, ingegnere

    Giuseppina Calabrò, insegnante

    Rosa Iadevaia, insegnante

    Antonino Brigandì, ingegnere

    Saverio Orlando, ingegnere

    Mario Iaria, ingegnere

    Vincenzo Giordano, architetto

    Maria Pinneri, consulente sanitaria

    Gianpiero Ieracitano, avvocato

    Luca De Franco, imprenditore

    Francesco di Lieto, avvocato

    Francesca Romana Vitale, studentessa universitaria

    Paola Melis, pensionata

    Procolo Guida, giornalista

    Rosalba Rizzuto, impiegata

    Innocenza Giannuzzi, imprenditrice

    Giuseppe Repaci, pensionato

    Vincenzo Pinneri, operatore socio-sanitario

    Giovanni Battista Minniti, impiegato

    Anna Chilà, pensionata

    Vincenzo Saggese, imprenditore

    Viviana De Blasio, insegnante

    Antonino De Benedetto, ingegnere

    Mietta Tocci, imprenditrice

    Antonino Giannotta, pensionato

    Anna Maria Cantafora, casalinga

    Irene Valentina Lupis, impiegata

    Immacolata Mauro, insegnante

    Francesco Pellicanò, ingegnere

    Luisa Pandolfini, medico

    Luciana Errico, assistente sociale

    Carlo Sbano, funzionario informatico INL

    Oreste Arconte, pensionato

    Sandro Giuliani, pensionato

    Roberto Longo, ingegnere

    Dina Caligiuri, architetto

    Rosangela Monteleone, ingegnere

    Vincenzo Serra, ingegnere

    Angelina Viola, insegnante

    Teresa Greco, studentessa universitaria

    Ettore Giuseppe Tiano, studente universitario

    Alfredo Sterpin, ingegnere

    Giuseppe Conti, docente universitario

    Fausto Perri, docente universitario

    Giuseppe Ariobazzani, Presidente Accademia delle Imprese Europea

    Pier Luigi Papini, professore universitario in quiescenza

    Salvatore Passarelli, soccorritore 118

    Annamaria Caufin, insegnante

    Massimo Bertoni, quadro direttivo ISP SPA

    Claudia Cappadona, impiegata

    Pietro Asta, impiegato

    Antonio Carbone, docente universitario

    Mihaela Ana, estetista

    Franco Apuzzo, impiegato

    Anna Cerrigone, docente

    Cinzia Lembo, impiegata

    Anna Maria Auriemma, studentessa universitaria

    Annarita Sambucini, docente universitario

    Francesco Miceli, pensionato Arma CC

    Claudio Sterpin, pensionato

    Renata Sterpin, pensionata

    Giampaolo Piazza, ingegnere

    Aldo Marchetta, ingegnere

    Laura Miorin, pensionata

    Marina Mattel, pensionata

    Mariateresa Berti, designer

    Flavio Franco, matematico

    Filippo Giorno, architetto

    Debora Mazzuca, studentessa universitaria

    Erika Gioia, studentessa universitaria

    Sabrina Pascuzzo, studentessa universitaria

    Walter Di Chiara, studente universitario

    Massimo Gaudio, consulente finanziario

    Cecilia Martino, studentessa universitaria

    Mattia Corallo, studente universitario

    Caterina Macculi, studentessa universitaria

    Monica Lanzilotta, professoressa universitaria

    Franco Bonavita, falegname

    Matilde Leonardi, studentessa universitaria

    Giuseppe Anichini, docente universitario

    Rosella Aceto, pianista

    Giusy Nittoli, studentessa universitaria

    Carlo Ammirato, impiegato amministrativo in quiescenza

    Natalia Argondizzo, impiegata

    Valeria De Rose, studentessa

    Giovanni Nicola Bertolino, studente

    Antonia Sesani, studentessa

    Kristi Katorri, studentessa

    Simone Paolo Crocco, studente

    Rita Maria Salatino, studentessa

    Flavio Meniconi, pianista e docente

    Gabriele Tanassi, studente universitario

    Francesco Iannaccari, dipendente PA

    Francesco Croce, commerciante

    Maria Chiara Nasso, dottoranda

    Carmelo Salituro, artigiano

    Loredana Puntillo, insegnante

    Mattia Milone, impiegato

    Mario Lucanto, studente universitario

    Maria Assunta Altomari, studentessa  universitaria

    Francesca Cavaliere, studentessa universitaria

    Arcangelo Loberto, studente universitario

    Francesco Carravetta, studente universitario

    Leonardo Costanzo, studente universitario

    Domenico Corasaniti, studente universitario

    Rita Mercurio, insegnante

    Euristeo Ceraolo, Tecnico di Laboratorio MIUR

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