Danno erariale: la Corte dei Conti condanna Occhiuto e altri amministratori
Il sindaco dovrà pagare la cifra di 262 mila euro
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La Corte dei Conti ha condannato il sindaco Mario Occhiuto e altri ex e attuali amministratori comunali a risarcire il Comune di Cosenza per danno erariale.
L’accertamento della magistratura contabile e’ partito nel 2015
dalla segnalazione dal sindacato Dipartimento Autonomie e
Polizie Locali di Mongrassano sull’instaurazione di rapporti a
tempo determinato presso gli uffici di diretta collaborazione
del sindaco di Cosenza, e ha riguardato spese effettuate tra il
2011 e il 2015. Dall’accertamento, delegato dalla Procura
contabile al Nucleo di polizia economico finanziaria della
Guardia di Finanza di Cosenza, e’ emerso che – scrive la Corte
dei Conti – “gli amministratori del Comune di Cosenza, in palese
violazione dei doveri di servizio che impongono scelte
improntate a criteri di ragionevolezza e prudenza, hanno deciso
di ricorrere a personale esterno per costituire l’Ufficio del
sindaco sebbene fossero consapevoli della presenza di numeroso
personale interno, peraltro dichiarato in esubero”. Nel
dettaglio, il sindaco Occhiuto e’ stato condannato a pagare la
somma di 262.868,46 euro, mentre Rosaria Succurro, Carmine
Vizza, Francesco De Cicco (assessori in carica), Luciano Vigna
(ex assessore e attuale capo di gabinetto del presidente della
Regione Jole Santelli) e Nicola Mayera’ (ex assessore) sono
stati condannati al pagamento di 19.918,88 euro ciascuno. Sono
stati condannati per danno erariale anche alcuni dirigenti
comunali in carica all’epoca dei fatti conettati dalla Corte dei
Conti: Giampiero Gargano (19.918,88 euro), Lucio Sconza
(57.060,82) e Ugo Dattis (19.918). (AGI)