Pale eoliche a Borgia e Squillace, l’allarme di Elena Bova

Chiesto l'intervento dei sindaci dei comuni interessati e della Regione Calabria

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    Pale eoliche nei comuni di Borgia e Squillace. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è Elena Bova, presidente Italia Nostra Catanzaro.

    “Leggiamo – scrive in una nota – di un progetto per installare pale eoliche nei comuni di Borgia e Squillace per un importo di 11 milioni di euro e per la realizzazione del quale si sarebbe in attesa del completamento delle procedure autorizzative. Mancherebbe ancora qualche nulla osta e si può partire con opere devastanti un territorio dove insiste l’area archeologica più importante della provincia di Catanzaro.  Sono stati richiesti pareri all’Autorità di Bacino dell’Appennino meridionale, all’ASP, ai Vigili del fuoco,  Marina Militare, Esercito, Sorical, ma non alla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le Provincie di Catanzaro Cosenza e Crotone e questo ci sembra fortemente omissivo ed offensivo nei confronti di un territorio che andrebbe interamente protetto e difeso, senza se e senza ma.

    L’Abap fonda la sua esistenza sul dato di realtà che “la bellezza non ci può lasciare” il nostro paesaggio è la prima fonte di bellezza e tutto il patrimonio che esiste sottoterra prodotto nei secoli dalla civiltà umana non può essere sottoposto a lavori di sbancamento per 64.000 metri cubi, di modifica delle aree che insistono in comuni di valenza archeologica quali Borgia e Squillace

    Elena Bova aggiunge: “C’è in aggiunta l’enorme inquinamento acustico e visivo in un area che ancora appare nella sua bellezza di Scolacium e che ha un grande futuro se valorizzata dal punto di vista culturale come si sta già facendo con la prestigiosa rassegna Armonie d’Arte di Chiara Giordano assieme al Comune di Borgia. Ci sembra di capire che i costi di quasi 12 milioni di euro sono a carico della Regione, cioè di noi tutti calabresi. Ci rivolgiamo innanzi tutto ai sindaci di Borgia Elisa Sacco e di Squillace Pasquale Muccari perché difendano il loro territorio da mostri che non sono sviluppo, devastano un territorio bellissimo come avvenuto in molte aree della Calabria lungo le coste battute dal vento che per noi solo“ rinfresca e accoglie il forestiero”. Quindi l’appello: “Chiediamo all’Abap, all’sssessore all’ambiente della Regione Calabria Sergio De Caprio, all’assessore alla cultura Antonino Spirli ed a tutte le associazioni culturali ed ambientaliste di intervenire insieme a noi formalmente presso la Regione e le autorità preposte per impedire l’ennesima profonda ferita alla bellezza dei luoghi patrimonio di tutti i calabresi”.

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