Le telecamere servono… …anche a difenderci dai giudici!

Ruba, molesta e si introduce in abitazioni e viene rilasciato per essere libero di farlo nuovamente a Crotone; arrestato solo grazie alla ricostruzione fatta dalla Polizia con l’ausilio delle telecamere e l'intervento dei Carabinieri di Caulonia

Più informazioni su

    Siamo fortuitamente incorsi nella possibilità di approfondimento di una notizia di cronaca che, purtroppo lo diciamo subito, mette in luce l’ennesima “falla” nel sistema giudiziario italiano e che permette a procure e tribunali di “mostrare” quanto tutte le proprie “lacune” le facciano divenire voragini.

    Ma andiamo ai fatti che hanno esposto, senza alcuna virgoletta, una famiglia crotonese, nemmeno troppo fragile, a conseguenze davvero gravi che se non sono divenute tragiche è solo grazie all’installazione di telecamere presso la propria abitazione, alla solerzia della Polizia di Stato ed alla capacità della famiglia di mettere a frutto le possibilità dell’uno e l’altro.

    Anche noi in “Arrestato cittadino colombiano per ricettazione” (cliccaci sopra per rileggerlo) abbiamo dato notizia (da comunicato stampa della Questura) dell’abilità di un soggetto, F.C.A.J colombiano di nascita ma cittadino olandese classe 1995 e senza fissa dimora; il soggetto con numerosi precedenti di Polizia, veniva rintracciato a bordo di un’autovettura “Nissan Micra”, precedentemente segnalata in quanto asportata nella nottata nella città di Taranto. Nel comunicato e dunque nelle relazioni e dettagli che lo hanno accompagnato di fronte al giudice che si è occupato di lui nell’udienza in direttissima al Tribunale di Crotone, si è avuto modo di “conoscere” sia delle difficoltà del personale delle volanti, all’altezza del Km 245 della S.S. 106, nel riuscire a bloccare la marcia del veicolo e sia delle attitudini del  giovane colombiano a sottrarsi al controllo dimenandosi e rifiutando ogni tipo di collaborazione dopo pure un inseguimento da telefilm e, addirittura dopo i controlli, si evincevano pure numerosi precedenti penali e/pregiudizi di Polizia per i reati di atti osceni, furto di imbarcazione e di autobus, a conseguenza dei quali il Prefetto di Taranto che aveva pure emanato un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per motivi imperativi di pubblica sicurezza con intimazione a lasciare il territorio dello Stato nel termine di 10 giorni.

    Era dunque chiaro, almeno a chi scrive, che già troppo larghe erano state le maglie dei provvedimenti che lo Stato Italiano aveva adottato nei confronti di un soggetto che aveva più volte attuato azioni delinquenziali.

    Ed invece accade che una famiglia di Crotone con nonnina invalida in casa deve subire che un soggetto così raccomandabile come di cui sopra, si introduca nell’abitazione dalle 3 alle 5 della notte, mangi e bivacchi per poi prendersi cellulare ed altri effetti tra cui le chiavi dell’auto bella parcheggiata nel vialetto e se ne vada a zonzo per la Jonica fino ad arrivare a Caulonia dove viene rintracciato solo grazie al gps seguito dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri di Caulonia attivati dalla famiglia colpita e frastornata da eventi che se non si sono rivelati estremi è solo per una serie di fortuite coincidenze. (clicca e leggi notizia dei colleghi de Il Lametino “Ruba in una casa a Crotone e scappa con auto dei proprietari, arrestato”).

    Al Procuratore Capo ed al Presidente del Tribunale di Crotone che è evidente che abbiano concesso la sospensiva al simpatico colombiano/olandese abbiamo proprio voglia di sottolineare tre aspetti:

    • Se nonnina con stampelle e coniugi dormienti si fossero alzati nel mentre dell’effrazione, cosa sarebbe accaduto? Se non avessero avuto telecamere che hanno permesso una ricostruzione dei fatti oltre che a rintracciare il delinquente, in che stato d’animo avrebbero dovuto vivere per poter comprendere chi e perché si era introdotto in casa con tanta sicumera e tranquillità?
    • E’ possibile non rendersi conto che l’astio, l’intolleranza e la vera e propria persecuzione di certa parte popolare nei confronti dello straniero è conseguente alle falle giudiziarie di un sistema che premia i delinquenti (di ogni “razza” e colore) e persegue solo chi magari non ha come pagare gli alimenti a figli e mogli?
    • Chi potrà mai restituire tranquillità alla famiglia ed alla nonnina che si è pure dovuta avventurare con la stampella fuori casa per chiamare soccorsi?

    I Ministeri degli Interni e di Grazia e Giustizia non possono continuare a sperare che le Questure ed i Comandi dei Carabinieri siano sempre così bravi a rincorrere provvedimenti che forse ad Agosto vengono presi di fretta in furia per poter tornare a fare il bagno; non possono davvero “tollerare” che se non fossero state installate telecamere ci sarebbero almeno altre 20 persone dello Stato ad indagare su fatti che avrebbero dovuto contemplare anche potenziali atti di intimidazione e tanto altro; non possono e devono poter tollerare che un delinquente di si fatta spregiudicatezza è ora finalmente in galera solo per la solerzia di cittadini e donne ed uomini in divisa.

    Più informazioni su