Mancati requisiti igenico sanitari: sospesa attività commerciale.

Sequestri 47,15 Kg tra carne, vegetali e pesce.

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    In data 4 settembre 2020, personale della Divisione P.A.S.I. – Squadra Amministrativa, nell’ambito di predisposti servizi relativi al piano d’azione nazionale e transnazionale “Focus ‘ndrangheta“, unitamente a personale del locale Ufficio di Gabinetto e della Capitaneria di Porto di Crotone, ha effettuato controlli amministrativi in Crotone, nei confronti di alcune attività commerciali, all’esito dei quali ha conseguito i seguenti risultati:

    presso un’attività di somministrazione di alimenti e bevande di questo capoluogo si faceva intervenire personale qualificato dell’ASP di Crotone, e precisamente personale SIAN e Servizio Veterinario che, al termine delle attività di precipua competenza procedeva rispettivamente:

    SIAN alla sospensione dell’attività commerciale per riscontrata mancanza dei requisiti minimi di carattere igienico sanitario;

    SERVIZIO VETERINATIO al sequestro di complessivi 47,15 Kg di carne, vegetali e pesce, per la mancanza di tranciabilità dei prodotti, sanzionando la titolare per un importo pari ad 1.500,00 euro.

    Si invitava altresì la titolare a produrre documentazione amministrativa inerente l’assunzione dei lavoratori e, inoltre, si invitavano due dipendenti a presentarsi presso il locale ufficio Immigrazione al fine di regolarizzare la propria posizione sul T.N. Eventuali irregolarità verranno successivamente segnalate.

    Presso un’area demaniale marittima sita a Crotone si accertava l’abusiva occupazione di 1.600,00 mq di suolo demaniale marittimo, di cui: 730 mq occupati mediante realizzazione/posizionamento di nr. 12 piazzole in cemento occupate da altrettante roulotte e 85 mq occupati da nr. 2 strutture in muratura adibite a servizi igienici; il tutto sottoposto a sequestro penale, a carico di T. R. M., polacca, classe 1969, residente a Crotone, la quale ne rivendicava la titolarità.

    Durante l’attività in argomento, mediante l’ausilio di specializzato personale “E-Distribuzione“, appositamente fatto intervenire sul posto, veniva appurato come l’area in questione fosse alimentata attraverso un collegamento abusivo alla rete elettrica mediante allaccio diretto alla rete di “E-Distribuzione”; nell’occasione veniva deferito, in qualità di persona idonea a trarne illecito profitto, V. S., classe 1943, marito della citata cittadina polacca.

    Si procedeva, inoltre, a deferire in stato di libertà T. M., crotonese, classe 1972, resosi responsabile del reato di favoreggiamento, poiché colto nell’intento di manomettere l’allaccio abusivo in questione, al fine di impedirne, o comunque, di renderne difficile la sua individuazione (fatti accaduti in attesa dell’arrivo del personale E-Distribuzione).

    A carico dello stesso veniva sequestrata l’attrezzatura utilizzata per commettere il reato (tronchesi, nastro isolante e nr. 3 fusibili elettrici).

     

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