Premio Catanzaroinforma 2020: ecco le storie e le emozioni della serata

Le storie di catanzaresi ce lasciano tracce di speranza. Premiati Luca Viapiana, Michele Traversa, Silvestro Bressi, Isolina Mantelli, Cesare Scorza Rotundo, Francesco Colella e Lucio Cosco

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    La cultura, l’arte, il lavoro sociale. Il volontariato, la politica quando crea, i medici e i sanitari in prima linea nella lotta al Covid-19. ‘Il dolore che può far chiudere o aprire verso l’altro, la gioia è un attimo, invece quanto sa insegnare il dolore’, come nelle parole di Isolina Mantelli a capo del Centro Calabrese di Solidarietà. E ‘poi il ‘Noi non come nella morte, invece vivi in noi stessi e agli altri’ dei ragazzi del Centro, a testimoniare sul palco in modo luminoso  la loro battaglia, e ancora ‘l’onore’ nelle parole del direttore di Catanzaroinforma.it Riccardo Di Nardo nel premiare Cesare Scorza Rotundo, che era lì vent’anni fa nel giorno della ferita più profonda, Le Giare, quei corpi travolti dall’acqua che non si potevano più raggiungere, ‘’Ricordo come fosse ieri, in ospedale – dice sul palco il direttore di Catanzaroinforma –  Cesare mi disse ‘Non sono riuscito a salvarli’, e in queste parole c’è tutto lui”. Sono solo alcuni dei frame tra mille immagini che scorrevano sul grande palco del Cinema Teatro Comunale, stasera, di nuovo aperto per la prima volta dopo febbraio: il Premio Catanzaroinforma 2020. Il giornale dà il suo riconoscimento alle storie di vita, storie che vanno conosciute.

    Tutto pieno il Teatro, nei limiti e nelle misure imposte dall’emergenza epidemia – ore che hanno fatto commuovere e resteranno nella memoria, l’edizione per la prima volta in diretta streaming con migliaia di spettatori, numeri in tempo reale, e condotta come sempre magistralmente da Davide Lamanna, vicedirettore di Catanzaroinforma.it e da Simona Procopio.

    Sette i premi di quest’anno.  A Luca Viapiana, Michele Traversa, Silvestro Bressi, Isolina Mantelli, Cesare Scorza Rotundo, Francesco Colella e Lucio Cosco.

    LA CONTINUITA’, LE NOVITA’

    ‘Abbiamo per la continuità deciso nonostante l’anno così difficile – dice subito Davide Lamanna sul palco – e premiamo quei catanzaresi che hanno lasciato il segno, che lasciano tracce di speranza, nell’arte, nel sociale, nella medicina, quest’anno il premio al logo di Catanzaroinforma aggiunge le ali per volare’ un premio realizzato da Nuccio Loreti. Le interpretazioni dell’ensamble Piccirillo accompagnano in note la serata, Francesco Passafaro alla guida del Cinema Teatro Comunale saluta il pubblico esprimendo la sua emozione e riceve un omaggio, l’opera dell’artista Antonella Oriolo, la serata entra nel vivo con le premiazioni sempre accompagnate dalle interviste dei conduttori.

    IL VOLTO PIU’ BELLO DI CATANZARO

    Si parte con Luca Viapiana, premio consegnato da Francesco Passafaro. Le immagini che scorrono accompagnano l’intervista,  Viapiana è oggi riconosciuto come uno dei più grani artisti catanzaresi contemporanei, per la sua arte, l’ingegno,  racconta delle sue ‘Opere sulla pandemia’ di come è nato insieme a Stefano Morelli la creazione delle sue 12 carte in mostra, un lavoro che dice ‘sono forme di amore puro’ unendo esperienza grafica e pittorica, racconta dei suoi primi approcci all’arte col pittore impressionista catanzarese Gioacchino Lamanna, delle fasi della sua crescita come artista, del suo rapporto anche questo fatto di tante fasi con la città.

    Scorrono  sul palco, ancora, dal cielo le immagini del Parco della Biodiversità Mediterranea, mentre il presidente della Camera di Commercio Daniele Rossi premia l’ex presidente della Provincia di Catanzaro Michele Traversa, lui che il parco lo ha pensato, che al parco non fa mai mancare ancora oggi la sua cura quotidiana, quel cuore verde nel cuore della città che, ha ricordato Traversa, ha un riconoscimento internazionale anche in un recente reportage di Repubblica è stato indicato come uno dei dieci parchi più belli d’Italia e unico nel Sud’. Traversa ricorda la nascita dell’idea del parco ‘io sono un ex studente di Agraria e non potevo sopportare lo scempio che in quell’area si era creato’, ‘ho subito pensato che come prima cosa occorresse eliminare la possibilità di edificare, lì si volevano fare case per studenti e militari’ e poi ringrazia gli operai di Calabria Verde, e i tanti che lavorano e hanno lavorato per il parco, centinaia di persone, e in particolare Tonino Garcea, l’ingegnere Pierluigi Mancuso, l’architetto Maurizio, Salvatore Scalise.

    A premiare Silvestro Bressi ‘demologo dei bassi catanzaresi’ è il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, Davide Lamanna ricorda il lavoro straordinario di ricerca compiuto da anni da Bressi nel tenere vive le tradizioni popolari catanzaresi, una passione tramandata ai due figli Alessio e Andrea, (L’arte del padre è mezza imparata) scherza in dialetto Bressi, Alessio e Andrea sul palco suonano gli strumenti della tradizione e cantano insieme al padre ‘A mietitura’ Bressi ricorda i suoi esordi con un primo libro di ricerca storica dedicato a Catanzaro nel 1998  e oltre vent’anni di ricerche sul campo, tra testimonianze di pastori e ricerche bibliografiche.

    Forte, fortissima la testimonianza di Isa Mantelli e dei suoi ragazzi del Centro Calabrese di Solidarietà. La tenacia, al forza, la generosità, la tenerezza di Isa Mantelli, premio consegnato dal tenente della Guardia di finanza Rosangela Dilecce, ‘senza l’approccio all’altro non mi sento felice’ il direttore de Centro, ricorda il suo passato nei movimenti studenteschi, il lavoro di medico, ‘per preoccuparsi dell’altro bisogna avere un sogno, il Centro calabrese è un sogno, ma non ci sono solo le mie gambe, è un millepiedi’ e ancora ‘noi vediamo che la città sostiene il Centro’. Le lacrime sul palco, Il ricordo di Natuzza, vista da vicino da lei, donna di scienza e le parole stupende su Don Mimmo Battaglia, ‘Mimmo era la poesia, io sono la prosa’, le lacrime sue e del pubblico nello stupore di vedere i suoi ragazzi sul palco, il loro coraggio. Ancora, la testimonianza di Cesare Scorza sui suoi trent’anni a servizio dell’Unitalsi, gli occhi di un uomo buono e di un professionista della tv, il ricordo di Telespazio sul palco.

    E’ la volta di Francesco Colella, attore catanzarese oggi tra i più affermati nel panorama nazionale. Premiato da Aldo Costa, Il suo monologo regalato al pubblico, l’intensità nella figura della signora Lagonia, una lunga intervista con i due conduttori, la necessità di finanziamenti al teatro al cinema e alla cultura da parte del governo e infine il direttore di Malattie Infettive dell’ospedale Pugliese Ciaccio Lucio Cosco premiato dal presidente di Unindustria Aldo Ferrara, Cosco ha ricordato i lunghi mesi di battaglia in prima linea alCovid 19, mentre molti dei sanitari si sono alzati in piedi tra l’applauso del pubblico, la città di Catanzaro apprezzata per il grande impegno di tutte le sue strutture sanitarie alla lotta al Covid, una battaglia ancora tutta da combattere mentre ci aspettano mesi ancora difficili ma certamente ‘dobbiamo vivere’ come nelle parole del primario. A ringraziare la redazione di catanzaroinforma per il lavoro giornalistico quotidiano oltre che per il Premio è il presidente Ferrara mentre sono molti i rappresentanti delle forze dell’ordine così come delle istituzioni nelle prime file, tra cui il sindaco Sergio Abramo, il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, l’assessore alla Pubblica Istruzione Concetta Carrozza, l’assessore alle Attività produttive Alessio Sculco, l’assessore al Turismo Alessandra Lobello.

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