Confcommercio, il presidente Falbo chiede lo stato di calamità naturale per la costa jonica

Chiesta l'implementazione di adeguate misure di protezione del litorale

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    “La forte e inaspettata mareggiata che nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 settembre scorso ha colpito duramente la costa Jonica ed ha messo in ginocchio gli stabilimenti balneari, è stata probabilmente sottovalutata come allerta gialla (dall’intensità della mareggiata e dai danni che ha fatto certamente avrebbe dovuto essere classificato come allerta rossa)”.

    E’ quanto afferma in una nota il presidente di  Confcommercio Catanzaro Pietro Falbo: “Molti operatori dei lidi nell’ottica di offrire servizi aggiuntivi, per dare una immagine nuova di una regione votata al turismo, hanno continuato l’attività in spiaggia malgrado le presenze risicate purtroppo mettendo a grave rischio la continuità aziendale della prossima stagione balneare. Proprio per queste ragioni in base al decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018 del codice della Protezione Civile , Confcommercio e Sib, sindacato italiano balneari richiedono di procedere alla proclamazione dello stato di calamità naturale , per richiamare l’attenzione sulla sicurezza del litorale ionico”.

    Falbo richiede la convocazione delle autorità competenti, ad un tavolo di concertazione, per esaminare l’implementazione di adeguate misure di protezione del litorale che risulta troppo esposto alle mareggiate , anche in conseguenza del continuo fenomeno dell’erosione della costa.

    “Prendendo atto delle forti mareggiate dei giorni scorsi e delle distruzioni che ci sono state per quanto riguarda stabilimenti fissi e mobili e barche andate perse, pensiamo che ci siano tutti i presupposti per richiedere lo stato di calamità naturale ed invitiamo le autorità preposte a non sottovalutare questo gravissimo disagio economico. Quanto detto – si legge nella nota – serve per attivare un percorso di continua attenzione sul problema, le coste del litorale ionico sono prive di protezione, siamo infatti alle porte della stagione invernale, e c’è il serio rischio che tutto ciò comprometta le attività di molti imprenditori, vista l’inagibilità di molte strutture balneari con ripercussioni anche sulla prossima stagione lavorativa.

    Il nostro agire è teso a fare in modo che il litorale venga protetto e non rimanga in balia delle mareggiate.

    I danni subiti sono ingenti e al momento, purtroppo, non vediamo interventi, né attività per possibili soluzioni.  Il maltempo non dà tregua agli operatori, quindi risulta anche difficile tentare di rattoppare e salvare il salvabile. I maggiori problemi sono stati riscontrati nel centro e basso Jonio, il mare ha eroso da tempo la costa in molti punti in modo grave. Il problema delle mareggiate sarebbe riconducibile proprio all’erosione della costa. L’unica possibilità che abbiamo è, come detto, richiedere lo stato di calamità naturale e sperare in una difesa delle coste perché le riparazioni servono a ben poco se non si risolve il problema all’origine”.

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