Personale sottoinquadrato all’Umg, scoppia la protesta

A rischio l'erogazione di tutti i servizi agli studenti

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    E’ indirizzata al Prefetto, al Rettore e per conoscenza all’ispettorato per la funzione pubblica, oltre che al personale dell’ateneo, la comunicazione in cui viene proclamato lo stato di agitazione del personale. La nota è firmata da CISL FSUR  Andrea Buccieri – Segretario Regionale, Franco Maurici – Segretario Provinciale, Alessandro Parentela – Segretario Aziendale, FGU GILDA UNAMS Antonella Scozzafava, SNALS CONFSAL Roberto Maurici, RSU di Ateneo Ivan Caroleo, Domenico Gallo  e Antonio Oliverio.

    “La R.S.U. dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e le OO.SS.  territoriali firmatarie – si legge nella nota – preliminarmente stigmatizzano l’atteggiamento di totale e incondizionata chiusura e silenzio dimostrato dall’Amministrazione in ordine alle svariate richieste di incontro  e problematiche  manifestate nel tempo inerenti il personale tecnico amministrativo.   Questo totale menefreghismo ha visto proprio l’altro ieri (29/09/2020) il suo apice, quando poteva assumere una decisione che avrebbe reso dignità e il giusto riconoscimento a quei lavoratori che quotidianamente (come hanno dimostrato anche e soprattutto durante il lockdown) prestano la propria attività per far sì che l’Ateneo realizzi i propri obiettivi. Invece l’Amministrazione Universitaria cittadina ha deciso che questo personale, prima per decenni precario e poi sottoinquadrato in categoria B (la più bassa, per intenderci),  debba continuare ad essere sovrautilizzato e, contestualmente  sottopagato.  L’Amministrazione e tutti i vertici politici ben sanno che la quasi totalità del personale inquadrato in Categoria B in Ateneo svolge funzioni di categoria superiore addirittura alla Cat. C  e che lo stesso Ateneo di CZ ha, in proporzione, il più alto numero di personale inquadrato in Categoria B di tutti gli atenei italiani. Tuttavia, hanno difficoltà ad inquadrare il personale come meriterebbe.

    Eppure, anche il recente decreto ministeriale 441 del 10 agosto 2020 ha assegnato all’Ateneo UMG ben 20,80 punti da spendere in assunzione di docenti e personale PTA, poco meno degli oltre 26 punti ottenuti lo scorso anno: in entrambi i casi un risultato notevole, che pone l’Ateneo in termini assoluti tra i migliori a livello nazionale, considerate le dimensioni.

    Quindi, l’Ateneo disponeva sia dei punti organico (PO), sia dello strumento (una graduatoria in scadenza il 30 settembre 2020)   per inquadrare in una categoria più adeguata personale che, forse, per funzioni, qualità e professionalità, dovrebbe aspirare anche a categorie superiori.  Di questa somma (si ripete notevole per un Ateneo come l’UMG)   di 20,80 punti e dei 26 ottenuti lo scorso anno per complessivi 46,80 punti, l’Ateneo ha deciso che alla valorizzazione del suo personale potesse dedicare solo la stupefacente cifra di 0,35 punti, cioè un terzo di punto”.

    Nella nota si legge ancora: “E’ logico pensare che se l’Ateneo  ha difficoltà a valorizzare personale che ha bisogno di un miserrimo 0,05 di punti organico perché ha il proprio budget di provenienza, figurarsi quante difficoltà avrà quando  il budget dovrà  metterlo totalmente e non più per i quindici CoCoCo storici, ma per tutti quelli reclutati e che nel frattempo hanno maturato gli anni richiesti dalla legge.

    Mettere l’uno contro gli altri aspiranti lavoratori di diverse categorie si è rivelato un boomerang. In qualsiasi amministrazione ha favorito la convinzione che vi sia personale di serie A e personale di serie B

    Lo stato di agitazione proclamato si concretizzerà in una serie di azioni indicate nella missiva: “a partire dalla data odierna il personale inquadrato in categoria B svolgerà le solo ed esclusivamente le funzioni previste nel relativo CCNL di comparto e non si tratterrà oltre l’orario rigido di lavoro; impossibilità a garantire il rispetto di date nelle procedure (Lauree, graduatorie, aggiornamento ed assistenza sistemi, ecc); contestuale avvio delle procedure di conciliazione obbligatoria presso le autorità competenti previste dalla legge”.

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