Calabria Verde: Spirlì revoca Mariggiò e nomina Oliva nuovo Commissario

Per la Giunta è venuto meno il rapporto fiduciario con il generale in seguito alle vicende alterne delle sue dimissioni dall’incarico

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    Quando i deputati Cinque Stelle Paolo Parentela e Giuseppe D’Ippolito dettavano alle agenzie il loro caveat sulla possibile incompatibilità di legge di una nomina interna all’amministrazione per il vertice di Calabria Verde, il presidente facente funzioni Antonino Spirlì aveva già firmato la delibera di giunta che, nel revocare l’incarico di Commissario ad Aloisio Mariggiò, lo affidava al dirigente di settore, a tempo indeterminato e pertanto nei ruoli interni, Giuseppe Oliva. La nomina, tra l’altro, costituisce una prima risposta all’altra interrogazione che i due parlamentari ponevano alla Giunta, su come “intenda assicurare la gestione di Calabria Verde, anche sulla scorta della relazione sull’esercizio finanziario del 2019, che peraltro richiama l’attenzione della politica sulle più importanti questioni irrisolte relative all’inquadramento, alla remunerazione, all’utilizzo e al discusso incremento del personale”.

    Nella delibera approvata il 2 novembre, presenti tutti i componenti dell’esecutivo e su proposta dell’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, si ricostruisce la vicenda che ha portato all’avvicendamento al vertice dell’Ente forestale della Regione Calabria, il più grande ente strumentale regionale – è ricordato nel testo – per numero di dipendenti impiegati e per risorse impegnate. Mariggiò era al vertice dell’azienda dal 30 marzo 2016, nominato dall’allora presidente Oliverio. Con due successive note del 4 agosto 2020 e del 14 ottobre 2020 Meriggiò aveva prima rassegnato e poi reiterato le sue dimissioni, salvo, in risposta a una sollecitazione pervenuta da “alcuni consiglieri regionali” riservarsi, il 30 ottobre scorso, ulteriori determinazioni, in sostanza ponendo dubbi sulle volontà precedentemente espresse, con l’avvertenza, però di essersi affidato a un consulente legale di fiducia “per individuare la più corretta modalità di uscita dall’azienda”.

    Il comportamento messo in atto dall’ex commissario, secondo l’esecutivo, nel dimostrare l’indeterminatezza delle sue stesse volontà, avrebbe fatto venire meno il necessario rapporto fiduciario. Da qui la revoca dell’incarico e la nomina di Oliva che, potrà rimanere al vertice dell’azienda per non più di un anno, prorogabile fino ad ulteriori sei mesi, nell’attesa che vengano espletate le procedure concorsuali. Per Giuseppe Oliva è un ritorno nel ruolo, essendo già stato commissario dell’allora Arsac, Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria, nel 2013, anche allora nominato da un facente funzioni, Antonella Stasi. C’erano una volta “Tutti gli uomini del Presidente” (cfr. Alan J. Pakula, 1976). Oliva, evidentemente, è l’uomo dei Vicepresidenti.

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