Il primo giorno del lockdown bis per le estetiste: il racconto di Katiuscia

"Un abbraccio colleghe, con la speranza che ci venga presto ridato il nostro diritto al lavoro, che oltre a sostenerci economicamente, ci dà ossigeno quotidiano"

Più informazioni su

    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

    Racconto il 1º giorno di chiusura del secondo lockdown in nome di tutte le mie colleghe estetiste:

     Ancora non mi ero pronunciata, un pò per la rabbia, un po’ per non aver avuto il tempo, essendo stata 11h ieri a lavoro per cercare di soddisfare più clienti possibili.

    È una batosta, per la seconda volta è una vera batosta!

    A maggio, la corsa per riaprire, è stata impegnativa. Ho seguito tutte le norme anti-Covid, sostenendo corsi, posizionando il plexiglass (pezzo di plastica che prima della pandemia sarebbe costato 10€ credo, ora invece……), ho utilizzato sempre (e dico sempre) i guanti usa e getta in nitrile (a febbraio il costo era 4,50€ ora 11,50€) eppure non ho badato a spese, ho sempre indossato la mascherina, acquistandone in continuazione e ho distanziato gli appuntamenti per garantire l’igiene, la privacy e la giusta attenzione ad ognuna, chi mi conosce lo sa!

    Ho fornito alle clienti guanti, gel igienizzante e mascherine!

    Non menzionando i prodotti per l’igiene e la sanificazione quotidiana dell’ambiente!

    Tutto ciò senza aumentare i prezzi nemmeno di 1euro perché come sempre penso alle mie clienti e non alle mie tasche.

    Il mio viso è distrutto per aver indossato la mascherina per 12h respirando anidride carbonica anziché ossigeno e quando a fine serata toglievo il camice trovavo più stropicciato il mio viso che il camice!!!

    Ora mi sento come se tutto ciò non fosse servito a niente, perché dopo tanti sacrifici mi fanno chiudere!

    Bè una cosa la devo dire però: fantastica è la solidarietà delle nostre clienti, grazie alla vostra vicinanza penso che qualcosa di buono l’abbiamo fatta aprendo sempre le porte e le braccia a voi!

    Un appello e un racconto veloce di quello che ha vissuto e sta vivendo la categoria delle estetiste.

    Un abbraccio colleghe, con la speranza che ci venga presto ridato il nostro diritto al lavoro, che oltre a sostenerci economicamente, ci dà ossigeno quotidiano.

    Katiuscia Arcuri

    Più informazioni su